Forlì is burning.....ma quando mai?!

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on sabato, maggio 17, 2008

Annozero sta diventando una dipendenza godibile. E sana.
Ieri ero in panciolle a guardarmi lo spettacolo.Mi mancavan pop-corn e birrozza per sublimar il tutto, ma pazienza.Santoro mi procura un fremito di piacere, Travaglio l'extrasistole.
Siedi partecipe.Applaudi, schiamazzi, dai dell'ignorante,delinquente, venduto...neanche fossi sugli spalti allo stadio a snocciolare tutta la genealogia dell'arbitro per un rigore non concesso.
Vorresti dirgliene quattro ai varii politicanti che si alternano in quella tribuna, di qualunque colore politico siano.
Il piacere di Annozero sta nella barbarie che ti tira fuori e in quel sottile senso di rivalsa che le parole di un Travaglio ti suscitano.
Inutile dirlo:godo nel veder i nostri politici messi in difficoltà. Godo quando non riescon a trovar gli argomenti per fronteggiar un contraddittorio senza ricader inevitabilmente nell'insulto della controparte.Godo quando vengon smascherate le loro marachelle e loro dicon che anche altri le hanno fatte impunemente e magari anche di altri colori politici. Godo nel veder come affondan con tutta la nave sotto i colpi dei fatti e come cerchino di salvarsi invocando la famosa Querela!
Credo che solo in Italia ci sia un retroterra così provinciale e borghese per cui la querela è solo uno strumento per distoglier il clamore dalla proria colpevolezza riversandola su altri sottoforma di diffamazione. La gente si lascia intimorir e persuadere non da quanto un politico commette ma dal fatto che per sporger querela di sicuro sarà innocente!Sicurissimamente.
Invece stiamo solo assistendo ad una svendita del ricorso alla querela, un accorgimento usurato fatto solo per le cronache ma che non dimostra alcunchè....tantomeno la non colpevolezza.
Ma la gente è credulona. Ha bisogno di creder che il proprio voto non è vano, che c'è differenza tra una parte e l'altra. Che qualcuno saprà cosa sta facendo.

Fondamentalmente preferirei esser io e voler esser io consapevole di quello che ho attorno. Ma quello che ho attorno lo devo ricavar a quanto pare. Non è scritto a chiare letter da nessuna parte. O meglio se nessuno non ne parla non vuol dire che sia trascurabile. C'è solo che qualcuno giudica cosa possa o meno interessarci e nell'ordine che meglio crede.E lo enfatizza.Ma per una verità che emerge ne restan altre sepolte. Ed io son curiosa. Specie laddove son sempre le solite verità a restar nascoste.

Ieri rimango di sasso. Video inchiesta sui clandestini. Si va in Emilia Romagna. Prima Reggio Emilia e poi.....Forlì.
Piazza Saffi desolata di sera. Interviste varie."Essi, c'è paura,non ci sentiamo sicuri. Gli immigrati hanno più diritti di noi.....per strada non vedi più nessuno...apparte loro."
Ma senti senti. Perchè prima la sera per le strade c'era gente a buttare, ve?
AAAAAAAAHHHHHHHH!!!Il mio Barbarico Yawp che risuona sui tetti.......
La mentalità dei Forlivesi non credo sia mutata per via degli immigrati...Forlì proprio non ha visto mutamenti da questo esodo...nè tantomeno si può parlar di scarsa sicurezza o ronde!A Forlì non c'era e non c'è un'anima in croce la sera in giro.Da che ho memoria, è sempre stato così. La conosco da 8 anni....e non la definirei un posto poco sicuro.Ma neanche un posto vitale e ridente.
E'quasi patologicamente una città circospetta, dove la spensieratezza latita . Ma lo è per natura,povera lei, non per paura.
Non ho mai avuto problemi a scorazzar in giro a Forlì a qualunque ora. Non incontri mai nessuno.
Nè autoctoni nè extracomunitari(che comunque fanno gruppo a sè o al massimo ti si avvicinano colla speranza di poterti offrir una birra in un locale....cose che per giunta fanno anche gli italiani e per questo,comunque,nessuno si sognerbbe di definirli molestatori!!)
Dico solo che Forlì non è meno sicura come hanno fatto credere...non c'è urgenza o emergenza. Ci son tantisssimi immigrati che lavorano a discapito di una sparuta minoranza che non lo fa. E per chi lavora è un dolor veder questi pochi altri che inficiano la reputazione del proprio popolo e dunque anche la loro. E ne prendon le distanze. Perchè è vero: c'è solidarietà interna alle varie comunità ma c'è anche una integrazione ricercata e voluta per cui volentieri si taglian le fronde marce.
Per andare avanti. Per la dignità di chi è venuto adattandosi a far qualcosa per sopravvivere.
I sogni son altra cosa.

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