Almodòvàr al borde de un ataque de Almodòvàr
Posted by TibiDabi | Posted in altro?altro. | Posted on lunedì, novembre 23, 2009
Più passa il tempo e più manca quella leggerezza caotica, confusa e colorata del primo Almodovar. Ma da quando ha deciso di passar alla storia, niente appare più così immediato come un tempo. L'occhio lucido. Almodovar oramai sembra di film in film essersi prefissato il suo obiettivo. Come se smuover le riserve idriche di ciascuno fosse la strada più breve per la gloria. Invece la storia avrebbe bisogno di più cura, così come i dialoghi e la narrazione. Un film dovrebbe sancire una evoluzione. Un percorso personale di crescita. Dovrebbe osare senza ripiegare su sentieri battuti e guardar avanti. Invece ci si ritrova sempre lì nei film di Almodovar.Tanta tensione ma nessuno slancio decisivo. Non c'è stupore. Non c'è differenza. Quello che hai sentito negli altri film, lo risentirai anche adesso. E forse per qualcuno sarà una benedizione. Eppur a me mette a disagio confrontarmi con "il solito".
Cosa resta di questo film?Un ultimo abbraccio incompiuto, il bungalow turchese e arancio, le sabbie vulcaniche nere e neorealiste, le mani sul fermo immagine, la Cruz bella e sbarazzina come non mai, donna e bambina. Il respiro è quello dei film di Wilder, l'aria quella dell'Appartamento o di Irma la dolce. L'unico vero desiderio? Quello di veder al cinema Chicas y Maletas. Di ritrovar un po' di sfrontatezza.
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