I Cristiani Garbati

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on martedì, aprile 06, 2010

Dovreste vedermi. Con la borsa del ghiaccio sulla gamba, una tetta indolenzita e il braccio che a sfiorarlo c'è da gemere. Io invece dovrei rassegnarmi.'Ché ad una certa forse si dovrebbe smetter di metter in scena i propri 10 anni. Colle pasquette a giocar tra i campi a calcetto per due ore. E con i lì per lì che stai benone, che tieni botta e corri come un'ossessa. E coi giorni dopo a scender le scale come una paraplegica.
Ovvio che non finirà mica così presto. Ora che non c'è neanche una mamma a gridar a squarciagola di rientrare che siamo delle pezze da strizzar e di non sfiatarci pena raffreddori e malanni vari...chi vuoi che osi fermarci? Neanche le pedate più cattive hanno potuto il rinsavimento!
Lasciati i verdi prati in fiore cosparsi di qualche brandello di pelle, trasferiamoci alla notte di Pasqua. O meglio alla messa della notte di Pasqua.
Lieto evento celebratosi quest'anno per la mia famiglia a raccolta : il battesimo di mia nipote.
Ora, fino all'ultimo il mio nome era in pole position come possibile madrina di battesimo, ma sulla linea dell'arrivo il nominativo di mio padre m'ha preceduto dandomi una bella lunghezza, causa cresima della sottoscritta mai avvenuta ( e che credo mai avverrà, senza troppi turbamenti esistenziali).
Riconosco di non esser un chiaro esempio di moralità cristiana né un modello di fede esportabile, ergo non dovrei crucciarmi per la mancata selezione. Tuttavia questo simbolismo coatto ecclesiastico sembra far danni nella psiche di molti, vedendo rapporti privilegiati tra madrina e battesimato (e non di fede bensì economici dovuti alla regalia varia conseguente)da cui in realtà sono risparmiata ma solo per modo di dire.
Anche perchè è difficile battere una zia, madrina o non che sia. La zì.
Come può qualcuno veder in me un testimone di fede?
Io a messa non vado mai. Quasi mai. La notte di Natale ci vado però. Un po' come andrei a veder uno spettacolo a teatro. Peggio in realtà. A teatro starei zitta a meno che non si trattasse di una tavanata pazzesca. A messa io parlotto. O meglio sbuffo e borbotto come una caffettiera(cit.). Preferibilmente con qualche complice. In casi estremi col vicino sconosciuto di sedia. In casi disperati si va giù di soliloquio. Forse dovrei iniziar a trovarmi qualcosa da fare la notte di Natale, invece che recarmi in chiesa a disturbar il raccoglimento dei fedeli. Ma oramai è un'usanza, l'unica coltivabile realisticamente in quella notte, notte di vigilia e di cenoni a cui la mia famiglia non è devota. Andar in giro per locali? Naaah. Son tutti chiusi e poi con chi? Io non faccio cenoni, ma gli altri sì! Andar a dormir presto è un'onta che non posso tollerare, quindi, dai, ci sta. Vado a messa!
Secondo il mio modesto parere, la messa avrebbe bisogno di prove. Insomma è pur sempre uno spettacolo, spettacolo di ben 2 ore, considerata la trasmissione in notturna.
E invece niente! Allora non lamentiamoci se va a finir sempre con qualcosa di ridibile!
Non so se è il mio occhio faceto a trovar sempre qualcosa di comico, ma la messa può davvero tingersi di una ilarità irresistibile.
Aldilà dei refusi tra le varie letture del vangelo, anche la spiegazione del vangelo da parte del parroco può toccar punte memorabili.
Tra colpi di tosse e voce che viene meno inizia il discorso a braccio. Menzione particolare all'acido riferimento al "Chiacchiericcio tipico delle donne" attraverso cui il pettegolezzo della resurrezione di Cristo s'è propagato, nonchè al "Mi auguro che andando a casa troviate Gesù nell'uovo!"a cui un bambino ha replicato, giustamente, che nell'uovo c'è il pulcino, senza che il prete ora inizia a dir il contrario, mè!Io ho suggerito ai miei vicini una personale interpretazione delle parole di Don Vito, ovvero che Gesù al più potrebbe sempre romper due uova nel paniere e morta lì.
Aggiungiamo a questo il povero sacrestano che abbarbicatosi su di una scala dietro l'altare ha provato ad accender i candelabri delle settimane di quaresima col risultato di mancarne uno, ritornar indietro, accanirsi, lasciar il pubblico col fiato sospeso(me almeno) e poi gettar la spugna per palese superitorità della miccia piegata.
Il direttore del coro, inoltre, invece di volgersi al coro per condurlo, aveva il leggio sull'altare (ad una altezza inoltre sovrumana e quindi issato sugli scalini) e dava indicazioni tecniche al pubblico volgendo il fianco al coro?!
Il momento più aulico? L'Alleluja cantato dal parroco che aveva l'incedere più infarcito di alti e bassi in sequenza della storia: HaAAAAAAAaaaaaaaallleeEEEEEluUuUUUuuuuJJJJjjJJJJaAAAAAAAAAAAAAaaaaaAa.
Come non ridere, mi chiedo? C'ha impiegato 10 minuti e l'ugola di Mariah Carey per dar la soluzione finale a quell'alleluja!
E non voglio accanirmi sulla soave voce di una anzianotta rauca a cui era stato riservato l'assolo per acclamazione nel corso della comunione e della povera pianista a cui hanno ritagliato l'esecuzione di una canzone medievale accompagnata da infiniti ed esasperati ritornelli di eEeEEeeeeeeEEeeeeeEEEEEeeeeeeeeeEEEEeeeeeeeeee (vedi Enya in Orinoco Flower e dimenticala!).
Nonostante il mio occhio impietoso e il mio orecchio esigente io, tuttavia, vedo del potenziale in questi uomini e in questa macchina da spettacolo.
Alla fine la cerimonia del battesimo è stata addirittura emozionante, una bolla di perfezione in un mare di noia scosso solo da qualche sorriso a mezza bocca.
Quindi questa non è da vedersi come una stroncatura, cari fedeli.
Al più un invito ad un maggior impegno, a far di più.
Un rimando a settembre.
Per allora son convinta che tutti avremmo capito che ci fanno tre leggii su di un altare?!

Comments (2)

:)

(che credi che non ci passo più da qui?)

M'mm, sei il mio effetto rebound preferito...(nonchè il solo!ehm)