Conoscere gente sul treno
Posted by TibiDabi | Posted in non scrivo mai ma quando scrivo... | Posted on venerdì, marzo 20, 2009
Spesso vi immagino nelle vostre partite a scacchi colla sorte blaterare qualcosa come:"Maledizione, ma tutti a me?Possibile che li becchi tutti io?Gli altri no, eh?Ennoooo... Oggi No!"
Succede - in genere e secondo un calcolo algebrico la cui formula è direttamente proporzionale alla luna del giorno, il piede con cui vi siete alzati la mattina e la dimensione dell'impronta del cuscino sulla vostra faccia- proprio nell'esatto istante in cui "Tu sei abbreviazione di Dio". Hai capito, no?In quelle scariche di onnipotenza lì!
Del tipo:"Ecco che botta di culo!Macchisseiiii!!Ogni tanto gira anche a te eh?Vecchia volpe....guardali...tz!Poveri sfigati"
E mentre siete lì, stabili a mezzaria e in preda alla vostra danza della vittoria, che succede l'irreparabile!
Arriva lo scudisciar della sfiga che infrange la vostra conquista della luna! Lì. Tra capo e collo.
Arriva lui. Mandato da non so chi e pronto a ritornarci qualora ve ne riusciate a liberare.
Il rompicoglioni!
Ecco. Io vorrei rassicurarvi.
No. Non li avete beccati tutti voi. No no!
E lo sapete perchè?
Perchè erano indaffarati con me. Semplice!
Potrei narrarvi cose fantasmagoriche per il puro gusto d'impressionarvi. Ma ci conosciamo da poco, magari me le gioco per qualche anniversario, eh?
Non so voi dove li becchiate più di frequente, ma io ho un posto del cuore. Un posto dove ritrovi te stessa, emblema del viaggio, tutto tuo, tuo e dei tuoi pensieri ma in realtà non solo tu dato che c'è anche ehm...lui! Pardon: Lui! Nel mio caso è sempre un Lui, maschio e congenitamente fastidioso.
Questo posto non ben precisato è il non luogo per eccellenza: il treno.
Consideriamo che ogni viaggio degno di un rompicoglioni non può durar meno delle 5 ore. Un premio al valore quindi, per me, ci sta tutto. Io che periodicamente, ma ultimamente neanche tanto e non meravigliamoci perché, affronto la mia dignitosa tratta da 7 ore e mezza.
Ma facciamo un passo alla volta.
Prendiamo una data a caso. Tipo il 20 dicembre 2008.
Proiettiamoci sull'Intercity 717 Adige che ferma alle 14.01 a Forlì.
Una ragazza sul binario 2 attende il suo lungo momento di espiazione per qualche colpa che certamente avrà commesso. Is it because I lied when I was seventeen? Inizio a crederlo con sempre maggiore convinzione.
In biglietteria le hanno appena detto:"Signorina si faccia coraggio...il treno sarà strapieno! Lei salga, eh! Non si faccia intimorire...butti la sua valigia nel mezzo e si faccia strada! Eh signorina...si armi di forza e sgomiti!"
Uno sguardo alla valigia: dello shuffle, questa, oltre ad averne le sembianze ne ha soprattutto il peso. Trema all'idea di trascinarsela lungo quel centro di prima accoglienza che immagina troverà nei corridoi. Prova ad invocar su di sè lo spirito di Rambo, Gengis Khan e Sandokan non senza qualche imbarazzo visto l'esigua circonferenza del suo bicipite.
In men che non si dica il treno è annunciato. Bene, soli 10 minuti di ritardo!
"Manco tanto" bofonchia. Avranno trovato un modo ottimale di stiparsi strada facendo, forse.
Eccolo.
Rallenta.
Si ferma.
All'arrembaggiooooooooo!!!
Scimitarra in bocca e bagagli in mano lancia la carica al convoglio. Emette il suo urlo da battaglia e inizia a correre.
Come le piacerebbe paracadutarcisi sopra e come per magia, in uno squarcio dal tetto, ritrovarsi al suo posto.
Posto 25. Carrozza 5.
Arriva prima degli altri e sale.
Stupore.
Incanto.
Incredulità.
Non trova ostacoli, non fa fatica, non deve romprer le costole a qualcuno.
Niente.
All'ingresso solo una manciata di persone. L'aiutano col bagaglio.
Si fa strada biglietto alla mano, procurandosi anche qualche nemico, non lo nega. Pronta a gridar all'occorrenza "guardi che c'ho il posto eh?Mi faccia passare!"riserva la sua eloquenza per momenti ben peggiori.
Due colpi di valigia e il posto è bello che trovato.
Entra. "Il viaggio purtroppo finisce......per il numero 25! Mi spiace signore, il posto è prenotato! Andrà meglio alla prossima, non si abbatta!"
In un tempo che fa gridar al miracolo è seduta! Sistema valigia, borsa e giacca. Sbuffa di soddisfazione. Inverosimilmente è seduta. Tutto è andato liscio. Dio c'è ed è grande.
Quand'ecco che si leva una vocina proprio di fronte a lei.
"Signorina tutt'apposto?L'aiuto colla valigia, eh?"
"Ma no, guardi..avrei anche fatto!"
Alchè pensa bene di voltarsi a tirar fuori libri, giornali e lettore.
Alza lo sguardo.
Ed eccola, pender sotto il suo naso una barretta di torrone Strega.
"Signorì, vuol un pezzetto?"
"No, davvero! Grazie lo stesso, eh!"
"Sicura signorì?"
"Sì, sì. Davvero, non faccio complimenti!"Intervalla con mega sorriso di rito.
Sta per affondar la barra nelle sue fauci, ma qualcosa lo turba.
"E ja, signorì...è buono sa?Io vengo da Benevento. Questa è una cosa tipica sa?Lo pigli un pezzetto! A tutti quelli a cui l'ho fatto assaggiare è piaciuto. M'hanno anche chiesto una fornitura!"
Tutto questo con tono molto poco spavaldo. Tra il timido e il "parlotto tra me e me da bravo sociopatico"
Appellandomi ad un mal di denti inesistente, per l'ennesima volta declino l'offerta. Stavolta preoccupata. Anche perchè oggetto insistente degli sguardi di pietà umana che mi riservano i compagni di scomparto, a cui per altro il gentil tipo non ha offerto un bel nulla.
Ma dato che ' sta signorina è per il mal comune mezzo gaudio, cerca di coinvolger gli altri nelle sue attenzioni come dire... esclusive.
"Guardi, io non posso proprio. Però son sicura che gli altri magari gradiranno, vero?"
Nel preciso istante in cui lancia tale anatema, il sonno si impossessa di tutti i restanti. Le sembra chiaro che mal mio resta mal mio!
"Signorina, dammi del tu! Potremmo esser coetanei...o mi sbaglio?"
"Ehm si...potremmo."Certo, come no?E di sicuro, dopo un eneorme uso di stupefacenti, potremmo esser anche fratello e sorella, sì sì!
"Posso permettermi? Sei davvero simpaticissima e carina....ecco, tutte le ragazze dovrebbero esser come te!"
"Dici? Grazie! Troppo gentile davvero!"
Che strano! I restanti dormienti hanno sottolineato il tutto con qualche piccola smorfia, chi abbozza una risata, chi mi fa l'occhietto sotto gli occhiali, chi sbuffa quasi infastidito.....riflessi del dormiveglia, suppongo.
Da lì a raccontar tutta la sua vita, il passo è breve!
Epperò non vale!Neanche il tempo di ambientarsi e aggrapparsi ad un sonno salvifico!
Senza via d'uscita. Non le resta che annuire, attaccarsi al cellular per mandar messaggi urgenti, confidar in qualche chiamata!
"Dove scendi? Io a Termoli!"
Fa un rapido calcolo: approssimativamente 5 ore di viaggio intrappolata con Mr.Strega! Sempre più senza scampo e rassegnata, guarda con forte bramosia gli accatastati sui seggiolini nel corridoio, ricordando i tempi felici dei viaggi seduta per terra e le combinazioni di jenga messe in atto per respirare!Non sa bene perchè, ma adesso le mancan quasi quei viaggi della speranza.
"Io scendo dopo Bari! Lungo, lungo viaggio!"
"Scusami, posso chiederti se sei fidanzata o sposata?"
"Ehm no, sposata no. Non vedo la fede!"
"Ti piacciono i bambini?Io li adoro sai?
"Cosa fai a Forlì? Lavori, studi?"
"Deve esser carina Forlì, vero? Non ci son mai stato ma lo sarà di sicuro!"
"Volevo chiederti, ti piace Bassolino? Magari sei di destra..non so"
"Sai, io ho avuto una ragazza, l'ho lasciata, lei è stata male, mi chiamava sempre, voleva rimettersi con me...ma io niente! Adesso sono single, sto valutando."
"Il parere di mamma è importante...infatti a lei la mia ragazza non piaceva e infatti ci siamo lasciati!"
Una mitragliata. Non chiedevo altro.
Malediceva la mamma per averle impartito una certa cortesia nel rapportarsi col medio sconosciuto. Le buone maniere, il sorriso di circostanza, la gentilezza...dovrebbe esserci una taglia su ciascuna di queste cose.
Cose di cui diffidare. Mali del quieto vivere.
Le domande non conoscevano tregua e lui pareva sempre enormemente lucido. Non uno sbadiglio, non un attacco di sonno. Niente!
Finalmente una chiamata: "No, mammà! E' ancora lunga....si si, ti chiamo io quando arrivo a Benevento. Essì vienimi a prendere....Sì ce l'ho la sciarpa! Aspetta ma...non ti sento...esco un attimo!"
Uscito nel corridoio assisto all'alba dei morti di sonno.
N°23: "Poverina...non t'ha fatto quasi neanche sedere!"
N°20: "Guarda anche a me ha attaccato una pezza prima che salissi tu...per fortuna sei arrivata, così me so' messa a dormire!"
N°22: "Anche a me ha chiesto se ero fidanzata!"
N°23: "A me voleva rifilarmi na stecca di torrone!"
La corale N° 20, 22 e 23: "Eccolo che ritorna! Dormiiiiiiiii!"
Occhialoni su, inscena la sua dormita...se non fosse che: "Signorina, signorinaaaaa?!Oh...signorì!"Scuotendole la gamba"Non ti eri mica messa a dormire!?"
"Sì, ehm... sai un colpo di sonno...il treno... tante ore" balbetta quasi in preda al panico, tra un falso sbadiglio e l'altro.
"Enno dai, no che ti stavo raccontando di quando facevo il boyscout alla colonia a mare vicino Pescara!"
Lei butta un occhio a dove si trovano....Civitanova Marche! Manca ancora moltissimo.
Medita di andar in bagno e di non tornar più. Prova a farsi richiamar da chiunque.
Ci riesce per qualche altra fermata.
Eccolo che rassegnato, tira fuori il suo cruciverbone. Inizia a compilarlo. Non senza spazientirsi e bisbigliar qualche "tz, tz!", alzar gli occhi al cielo, batter le mani sulle sue gambe, parlottar tra sè e sè e strabuzzar gli occhi in un tic nervoso multiplo.
Aggancio e nel tempo netto di un nanosecondo, lui segna il record del mondo di "tiro fuori il mio biglietto da visita per farmi bello e le assesto il colpo di grazia!"
"Sai, pensavo che potremmo scambiarci i numeri di telefono, le mails...non so sai, anche per farci gli auguri a Natale! Che ne dici? Prendi, questo è il mio biglietto da visita..."
Penna in mano è lì che attende la mia controparte.
"Lascia pur a me, ti scrivo la mia mail. Il cellular ahimè, è sempre scarico...ci sentiamo via mail, ok?"
Scrivo un indirizzo non ben precisato, di chissàcchi su quel dannato cruciverba e taglio corto così.
E proprio mentre oramai pensavo alle varie tattiche di contenimento... eccoci a Termoli!Le 5 ore son al capolinea.
Mr. Strega si congeda da tutti, per l'occasione stranamente svegli, augurando a tutti un Buon Natale, tranne alla sottoscritta.
"No, vabbè a te non faccio gli auguri, tanto ce li scambieremo via mail!"
Lei, trionfate come sul rettilineo a pochi passi dal traguardo, spavalda si lascia andar ad un"Sì, ma certo...ci tengo eh?!"con mezzo ammiccamento finale.
Lasciata Termoli qualcuno giura d'aver assistito a caroselli lungo tutto il convoglio, trenini e gente che, trombette in bocca, cantava di Brigitte Bardot, Rio Maraviglia ed AEIOUY.
Di questo non ho memoria. So che i miei m'hanno prelevato al capolinea del treno che blateravo di torroncini del Demonio in pieno trip mistico.
Oggi, invece, coglierei l'occasione per scusarmi con chi ha ricevuto una mail d'auguri per Natale, magari alludente ad una presunto banchetto di nozze innaffiato da del buon Strega!O forse non dovrei? Magari, chissà, avrò potuto l'impossibile! Il miracolo di Natale: trovargli 'na guagliona che piaccia a mammà.
In fin dei conti anche tirar a sorte colla sfiga, conduce ad imprevedibili happy endings.
Quelli per cui, a distanza e molta, ti vien anche da abbozzarci un sorriso.
Dopotutto.
Per un attimo ho temuto fossi tu quella che ho incrociato in treno l'ultima volta che sono sceso :P
ma magari era l'uomo della tua vita e tu l'hai snobbato!! ahahahahah
sun
Uagnè, "mocca" quanto scrivi!!!
:-)
Comunque, preferisco le narrazioni live, quindi...preparati per il ritorno!
L'avv. [sotto mentite spoglie]
http://ildoppiofondo.blogspot.com