E-staticità.

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on lunedì, febbraio 01, 2010

Guardava fissa lo schermo mentre le guance un prurito l'invadeva. Sottile e ramificato come un leggero formicolio, esteso. Lei non interveniva e stava lì a sentir l'acuirsi del rossore e di ogni poro la puntuta consistenza. Fastidioso, sì, ma non le dispiaceva. Alzandosi per andar alla finestra incocciava in pochi passi nello specchio. Non sapeva che pensare.
E' poi proprio lei, quella che sta lì, coll'anima pronta a farsi imbrattare?La finestra è fredda.Basterà per quelle guance? Ce le lascia per qualche istante, o forse per qualcosa di più. Con la coda dell'occhio guarda per il vetro smerigliato le mattonelle di luce che dalla galleria segnano un percorso giù per il cortile interno. Un sentiero di luce e neve che vien voglia di rotolarcisi. Poi il respiro diventa cadenzato, il freddo schiarisce il rossore della guancia appiccicaticcia. Sul vetro l'impronta di tutti quei pori irregolari come di una nuvola di pixel da contare. Esce allora in veranda a farsi un po' scartavetrare. Le lunghe mani che il gelo a buon intenditor fa toccare.

Comments (1)

Forse non grattarsi e subire il prurito serve pure a sentirsi vivi...