Catene

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on martedì, dicembre 09, 2008

2

Caro mio blog,
laddove la mia trascuratezza dovesse causarti frustrazioni, manie depressivo-compulsive, sfoghi cutanei o colon irritabile, sei pregato di farmelo presente e mollarmi in asso in una qualunque delle interminabili pause a cui ti sottopongo tra una visita e l'altra. Se ti ho causato pena sappi che il tutto è stato fatto in maniera inconsapevole....e che son disposta a rimediar usandoti illogicamente come son sempre solita usarti.

Ricevuto il tuo placet, torniam a noi.
O meglio a me. E alla mia bici.
Definirla mia è un'aggettivazione del tutto impropria, anche perchè il possesso l'ho illegittimamente conseguito...il chè la fa pur sempre mia, in loving memory però degli altri a cui è appartenuta e a cui è inavvertitamente sfuggito il controllo della suddetta"cara".
Io ho un rapporto particolar colle bici. Ne ho una nuova di zecca giù a casa in cui mi imbatto solo inciampandoci sovente mentre gioco a calcio balilla nel sottoscala, ma il cui tagliando si avvicina paurosamente allo zero.
La mentalità bacata sudista mal si concilia colle pedalate cittadine, le scorazzate al suon di respirate a pieni polmoni e l'utilizzo di risorse alternative dove non ci sia un minimo di spreco di carburanti varii. Insomma a meno che tu non sia un bambino che gira in bici al pomeriggio in piazza, l'avvistamento di un cristiano in bici suscita lo stesso scalpore di un nudista che invade un campo di calcio in piena partita allo stadio!
Io imparai l'arte del biciclettare alla tenera età di 10 anni, in uno di quei pomeriggi appunto.
Papà mi incitava e materialmente sosteneva. Vai di spintoni. Vai di corse. Vai di imprecazioni!Fino alla sgambettata decisiva...e solitaria.
"Papà che ci fai al centro della piazza? E soprattutto chi c'è dietro di me....??
Oh Dio!Sto pedalando da sola....sto pedalando da solaaaaaaaaaaa!!!"
....
"Sì, ma papà perchè riesco a girar solo in tondo? Pa-àà?Pà!!!
Paaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!"
Segue caduta micidiale, con schianto e perdita di sensi annessa.
Bene.
A questa son seguite altre volte. Fino all'acquisto della bici nuova, costosa e fiammante, regalo della prima comunione.
Seguono storie di emancipazione. Protagonisti: Io, la Piazza, Io.
Finchè una volta non metto sotto un bimbo. E i genitori mi danno addosso.
Inutile star a spiegar che è il bimbo ad esser venuto sotto le mie ruote.
Genitori indignati. Potessero mi denuncerebbero...peccato non abbia fatto nulla al loro pargolo. Peccato davvero!
Insomma la mia autostima crolla. La bici,la mia sfolgorante nuova mountain bike l'appendo al chiodo. Con quella scritta Gorby che fa tanto glasnost!
Tristezza.
Segue un lungo periodo a piedi, ovunque, o in auto colle palpitazioni e imprecazioni paterne di cui sopra sopra.
Fino a quando non approdo in questa landa di ciclisti,la Romagna.
Il mio pseudo-trauma infantile(diciam così) riemerge. Dapprima decido di snobbare la bici, preferendo ste due motrici di artcolazioni che ho dalla vita in giù. Mi sento alternativa. Lo sono troppo per i gusti di chiunque.
Così dopo un anno e mezzo di sfiancamento, cedo."Mamma, papà....mandatemi na bici!"
Alla faccia di traumi e quant'altro ne è nato un connubio inseparabile.
Utilizzo costante.Resa eccellente. Anche per spostamenti insignificanti. C'è chi mi sberleffa insinuando che se potessi,la userei anche per andar in bagno....non nego d'averci pensato!
Nei momenti un pò così, esci, allenti la tensione, i pensieri volano e i km con essi.
Rasenta la sensazione piena e fisica del volo, del librarsi in aria. Anche senza esser messi sotto da un'auto!
Quest'anno me l'hanno anche fregata. Sì. Mi ricordo anche quando. Lasciata in stazione per intraprender un viaggio senza senso, a dimostrar il nulla a me prima che alla persona che andavo a trovar...me la futtirono! Non c'è niente di peggio quando dopo na bastonata personale constati che la sfiga non si dirada ma si concentra in banchi fitti e interminabili!
Provocata ed avvilita oltre ogni misura faccio esattamente la cosa che non vorresti che altri facessero a te. Ma dato che a me l'hanno fatta...ho pensato bene di chiuder la questione in attivo!Faccio girar l'economia anche così...o meglio, il sommerso!
"Non ho manomesso nulla" dirò a mia discolpa. Era lì. Da sola e incustodita. Impolverata a indice del fatto che fosse lì da molto tempo. E l'ho presa.
Aveva anche il cestino. Cosa di cui la precedente era mancante.

Aveva. Già.
Perchè oggi me l'hanno fregato. Arrugginito, storto e ritorto al pari del bolide che sovrasta hanno avuto il coraggio di rubarmelo.
Ok, vero, coraggio che ho avuto anch'io. Chi la fa, l'aspetti. Giusto, ancora.
Solo che io speravo di non dovermi ripetere nelle mie prodezze lupiniane...e sarei tentata. Fortemente. Di farla in barba al malcapitato di turno, di sfogarmi su uno per raddrizzar cento(non centra nulla, ma fa effetto!)
Eppoi è Natale.
Tutto è bello. Rispettoso. Sensato. Giudizioso. Armonioso.
Come potrei?



.......

Aspetto il 7 gennaio, no?

Il quarto sesso

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on martedì, novembre 11, 2008

1

Forse me ne son resa conto con un ritardo mostruoso. Forse direte..."tz' poraccia, c'è arrivata solo ora!Essai che scoperta!?"
Solo che mi sembrava una demenzialità lodevole!Dovevo segnalarla. Anche e soprattutto per coloro, sprovveduti al mio pari, che fossero all'oscuro di cotal messa in scena...(mica per voi altri, popolo evoluto e sempre sul pezzo!)
E non è manco n'americanata.
Ditemi un pò voi se possiam gridar al miracolo e compiacerci che siffatta genialità diabolica sia venuta alla luce ehm...qui!!!!!?
Momenti di pura commozione e incredulità a stento si trattengono.






Miserabili ritardatari, ora che vi ho redento...potete andar in pace!
Amen

Che sia ben chiaro.....

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on lunedì, novembre 10, 2008

2






Divagazioni matrimoniali

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on lunedì, ottobre 27, 2008

2

Non son sul pezzo. Il matrimonio di Irina non può passar così sottovoce. A debita distanza, lucida, due parole devo buttarle giù. Dico solo che tutti i matrimoni dovrebbero esser così. Coglierti alla sprovvista. Decisi un poche settimane. Emozionarti.
Io, che son così riluttante ai matrimoni altrui ed eventuali, questo non me lo sarei persa. Il fattore Irina non è stato trascurabile nella mia adesione incondizionata. Quello che è, che simboleggia, ci ha portato a riunirci dopo tanto tempo. Ho rivisto gente che non vedevo da tempo, con piacere. Ho conosciuto ragazzi che stanno lavorando a progetti più o meno grandi, con grande voglia di fare e di abbatter le ostilità del momento e i no di turno.
Bella gente. Non nascondo un certo imbarazzo e senso di inadeguatezza. Parliamo di coetanei con titoli alle spalle e vite orientate già in qualcosa di"concreto". Occupazione, guadagno e rammarico. Tanto.
L'amarezza l'ho percepita. Così come l'assenza di entusiasmo. Uno può parlar della propria carriera come se stesse parlando di quella di qualcun'altro?
Beh, si! Tutti i ragazzi lì riuniti eran le promesse della mia facoltà. Quelli delle Grandi Aspettative! Lo sanno anche loro. E inevitabilmente son rimasti schiacciati sotto grandi delusioni. Ed è duro non aver un piano B. O meglio aver un piano A di dimensioni spopositate ed un piano B umanamente striminzito.
Non so ma l'inadeguatezza m'è sparita pressocchè subito. Perché le mie incertezze preferisco averle adesso, nel contenitore Università, lavorar un pò sul mio profilo umano e porre una distanza tra ciò che dovrei e ciò che posso e so fare.
Perchè ci son risorse inesplorate. Potremmo trovarci ad esser davvero bravi in qualcosa di cui non abbiamo idea, o che non abbiamo mai considerato, ma in cui potremmo esser senza sforzo i primi.
Oppur dovremmo arrancar solo per seguir delle manie di grandezza, perchè sulla carta le migliori in assoluto.
Solo che il miglior non può restar solo sulla carta. A ciò che è meglio per te ci arrivi un giorno, per caso. E la tua idea di ottimo finisce diritta giù per lo sciacquone. Senza rimpianti e rammarichi!
Io preferisco sorrider per intero. I sorrisi tirati e a metà li lascio volentieri ad altri.



Cat man do

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on domenica, ottobre 12, 2008

2





Anche se lui non mi considera nemmeno perchè ha occhi solo per mia madre...ecco volevo dirgli che lo penso, anche con tenerezza,nel mio triste amore non corrisposto.
E lo so che non aspetta altro che me ne vada ogni volta di casa, per rimpossessarsi del mio letto, oramai suo di diritto e che la mia vista gli è tanto gradita almeno come una puntura di zecca.
Suppongo che il tutto sia legato alle sevizie che gli ho riservato quando ancora era piccolo....ok forse non dovvevo lasciarlo penzoloni dalla ringhiera nella tromba della scala, e sì, non dovevo fargli i gavettoni mentre dormiva beato in terrazza, ehm suppongo che neanche le capriole sul letto fossero un'idea geniale e amorevole....eppure non credo sia un mistero.
Caro il mio gatto, se sei diventato quello che sei lo devi anche a me, le vere sfide che la vita ti ha riservato sei riuscito a superarle anche grazie al training che t'ho personalmente offerto.
Le asprezze del Camp Tibi hanno forgiato proprio il gatto longevo che sei.
E sebbene amare incondizionatamente mia madre sia la scelta più facile, io lo so, che in cuor tuo un briciolo di gratitudine ce l'hai anche per me.Mentre ti divincoli dalla mia morsa e affondi le tue belle unghie nelle mie carni, arraggiato e rufo, son certa che questa è la tua personale forma di amore e sì,anche di riconoscenza.
Riconoscente di esser divenuto il padrone di casa mia.
Chiavi incluse.

Che amore malato il nostro!

P.S. l'ultima volta che sei uscito per commissioni...sbaglio o non m'hai restituito il resto?Immagino avrai offerto il solito giro di whisky ai tuoi amici....E dire che a me fuori, non mi ci porti mai!!
Prima o poi a casa me ne porterò un altro....

Sogno di quelle note di mezz'estate

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on martedì, settembre 30, 2008

0



L'estate iniziò così: un compleanno, i Rock'n Roll Adventure Kids, gli Accademici Scenografi di Cesena, un capannone, un concerto lungo una notte...il tutto annaffiato da buon(?)...diciamo tanto vino, và.

Di quelle cose belle belle che non ti aspetti.
Grazie Zambro!


P.s. La visione è altamente sconsigliata a chi ha problemi di mal di mare. Assumete un bel travelgum prima. O altrimenti saltate abbondantemente durante la visione...chissà che non si veda meglio?!

P.p.s. In tutto ciò io, accompagnata dall'altrettanto sobria Montserrat, faccio il controcoro manco fossimo le Supremes della Bassa Romagna. E son cose,eh!

Due cuori in affitto

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on lunedì, settembre 22, 2008

1

A volte ti vien da esser felice. Non necessariamente per qualcosa che accade a te .Niente che scombussoli da vicino il tuo universo gravitazionale. Nessun colpo insperato di fortuna.
Se ci fosse una tesi che comprovi la trasmissione di felicità da contatto la sottoscriverei all’istante.
Nella mia permanenza in questa città mi son imbattuta in molte persone. Poche sono rimaste e valeva la pena che rimanessero.
Una di queste, la più singolare, ieri ha di colpo riallineato le sue frequenze alle mie. Nel modo più inatteso si è riaffacciata alla mia finestra,una finestra tra le tante, tutte molto assortite, tutte fondamentali a loro modo.
Certe persone son come comete. A volte ti resta solo polvere di stelle tra le mani. Una polvere però sempre viva che la dice lunga sulla sostanza di quella cometa.
Poi spariscono. O meglio, come su di un’orbita, completano il giro, per ritornar a splender forte nel tuo cielo,e come un lampo che cade a due passi da te,ti tolgon il respiro per quanta luce contengono.
Le persone restano immutate nei ricordi e questo ti rassicura dall’idea di dover pensar che possano mutare.
Invece accade. Le stesse con cui condividi desideri,passioni, progetti di un futuro rampante…crescono,si stabiliscono e diventan adulte.
Questa è la storia di Irina. L’unica persona che riesce a smascherarmi e a ricongiungermi con la finitezza della mia alterigia. Il mio personale pungolo,dorato e acuminato, a cui non posso che votarmi con ammirazione e venerazione. Non ci sarà mai parità tra di noi…una vita che ,ancora così breve, è straordinaria ed inenarrabile per quanto romanzata è, che ve se ne farebbe un torto nel raccontarla per sommi capi. Cara amica mia hai un notevole potere su di me, potere che ti riconosco senza indugi.
Tu sei quel nodo misto di ideali e valori che a tratti ho sentito di tradire, e che so che mi unisce a te, te che non sempre riesco ad affrontare, perché spesso non riesco a venir a capo di questa coscienza tumultuosa ed altalenante. Innanzi al tribunale della costruzione del nostro futuro, mi son sentita come un pubblico ministero senza una arringa per perorar la sua causa.
Ho rinviato sedute , ho preferito non affrontarti, non affrontar quel nucleo duro di cose da dirci senza giri di parole. Ho sbagliato.
Sbagliato perché non siam più quello che eravamo. L’idealismo così spietato ed esclusivo dei primi vent’anni si è trasformato nel ventre molle di un pragmatismo adulto che ha altre priorità, alcune ritardate troppo a lungo, altre del tutto nuove e stimolanti.
E tu comprendi perché sei di molto oltre,perché stai compiendo dei passi decisivi,perchè la realtà è ben più difficile da metabolizzare con quel bagaglio di sogni che ci ritroviamo. Cose che hai sempre desiderato si stanno per realizzare a giorni, a mesi. Volendole fortemente, giocandoti pezzo dopo pezzo ogni brandello di cuore rimastoti per arrivarci, fino a dissanguarti,mi hai dimostrato che la fredda russa dell’est ero proprio io: troppo cinica e impassibilmente concentrata su se stessa.
Mi dici che il sogno c'è e resta, può cambiar di contenitore,adattarsi a latte anguste in attesa di confortevoli container,ma non può svanire,solo colorarsi.

Ieri ci siamo riviste. Dopo non so neanche più quanti anni. Mi avevi preannunciato già la realizzazione di un sogno: la scoperta dell’unico e solo a te complementare per la vita; e me ne hai presentato un altro: il figlio che porti in grembo.
E ti sposi tra due settimane,perché ai colpi di scena non sai proprio rinunciar e non puoi disabituarmi.
Resta che me l’hai fatta!Ancora una volta mi hai lasciata mezza stordita a pensar a te con un sorriso stampato in faccia che mi tiene tuttora compagnia.
E mi sento felice.
Ed è come se quelli idealismi di otto anni fa si perpetuassero adesso per la vita, per quel pezzo che sappiamo condividere, rinnovandolo col tempo.


Grazie Ranga!

Homo hominis gamba!

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on giovedì, settembre 18, 2008

1

L’estate ha ucciso la mia continuità bloggistica.

Questo autunno prematuro, il rientro a Forlì, la fine dei giorni al mare segnano un ritorno più stabile(?)…diciamo più propenso alle 4 pareti domestiche piuttosto che alle sconfinate praterie del cazzeggio per professione.

Oggi pensavo ad una cosa curiosa di cui parlava la mia amica Maria nel corso dell’ultima Erasmus re-union a Venezia. Parlava di un italiano che aveva vinto una sorta di Grande Fratello in Spagna e della percezione che appunto gli spagnoli, nello specifico le ragazze, avessero di questo individuo.

Un “Hombre Gamba”!

Maria:"Como dite voi, Omo Gambaretto?Entiendes?Como el pescado!

Tibi: “Uomo Gamberetto?!Ah ah ah!Ok…ehm ma perché “gamberetto”?

Maria: “E’ quello che diciamo di un ragazzo che tiene un corpo bello, pero la testa è da buttare!Hombre Gamba!”

Tibi: “Buahahahahhaha!Semplicemente geniale!”

Che dire?Adoro lo spagnolo…….

Come non averci pensato prima?

Quanti Uomini Gamberetto pensate d’aver incontrato non sapendo davvero come apostrofarli al culmine della rabbia o della delusione o del travaso di bile che suscita lo sgomento di scoprir che un bel involucro non nasconde altro?Inutile continuar a far malesangue….inutile esser scurrili snocciolando tutta la serie di teste di, faccia da, figlio di…!

Io ho deciso di cambiare!

Ho scelto….

Firma anche tu per il fermo pesca!

E tu Hombre Gamba quando mi vedi…..vatt a scittè a mer(vai a rimestarti adagio nelle acque marine da cui provieni!).

Senza offesa.

Once upon a time

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on domenica, agosto 17, 2008

1

“Good Turkey, you made a great job! Nice speech…let’s find a way together, ok?”

Turkey?You have to cooperate with G77+China!”

“Turkey...definetely with us!!”

Io sono la Turchia. Ed ho fatto a quanto pare un discorso “invitante”.

La simulazione di una seduta dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Una mock session oggi, giusto per rodare il meccanismo. La prossima volta si fa sul serio.

E’ tutto un “Honorable chairman, distinguished delegates”. Che sarà anche una simulazione,ma la più verosimilmente verosimile, eh? Un regolamento redatto dai due segretari e tanto di lettera di accredito firmata dal Ministro degli Esteri e dal presidente della Repubblica del nostro paese mandatario.

Ogni discorso non può superar i 3 minuti. A 2 minuti e 30 risuona il tempo. Chi non vi rientra è interrotto bruscamente. Le regole prima di tutto.

Prenoto il mio intervento con una semplice alzata di mano. L’Assemblea è riunita in via di un episodio di grave entità, l’attentato ad Azzam Ahmad, Primo Ministro del nuovo governo palestinese, ucciso in occasione di una visita pubblica ad una scuola locale.

Ovviamente ciò non è accaduto per davvero. E’ solo una diavoleria del prof. Zlatko Sabic. Una situazione tipo che richiede una seduta d’emergenza.

La condanna del gesto è unanime. Gli interventi si fanno numerosi; la preoccupazione per le sorti di una pace così pericolosamente destabilizzata si fanno crescenti.

Molti si dichiarano allarmati, altri confidenti nel fatto che un gesto del genere non comprometterà i risultati raggiunti finora. Decido con il gruppo di paesi dell’OIC -Organizzazione della Conferenza Islamica- di intervenire. “E’ necessario che i paesi islamici intervengano, la nostra posizione sarà fatta oggetto di disanima efferata da parte degli altri Stati”e se arriva a dirlo persino Iran sarà meglio dargli retta!

Io ho un discorso pronto, avevo buttato giù degli appunti a casa, lette varie risoluzioni precedenti dell’Assemblea e note del Ministero degli Affari Esteri in merito. Concordo il mio intervento.

Guardo con aria di approvazione i miei due vicini di seduta:Tunisia a sinistra, Uganda a destra e mi avvio al palco. La posizione della Turchia come potrete immaginare è tra le più complesse sulla scena internazionale. Questo paese guidato da un partito islamico, eppure secolare, con un esercito garante della costituzione, un occhio agli Stati Uniti e l’altro all’Unione europea, che svolge un ruolo “pivot” tra Occidente ed Oriente per tutte queste caratteristiche così come per altre che vanno dalle condutture energetiche, alla navigabilità dei Dardanelli. Senza mezzi termini decido di dar una connotazione ambiziosa ai miei interventi, volendo far della Turchia la portavoce dei paesi Islamici. E subito ne faccio la benefattrice delle sorti della pace tra Israele e Palestina. Impegnata in prima linea nelle trattative tra i due paesi così come tra Hamas e Al-Fatah, la Turchia ha credibilità internazionale, ma l’ascesa al governo di un partito neo-islamico ha suscitato perplessità in ambito internazionale. Così il mio intervento rianima gli storici alleati, ma allo stesso tempo strizza l’occhio ai paesi islamici mediorientali. Questi hanno trovato la loro voce. Un paese progredito, industrializzato, in via di molte cose…forse anche troppe. Non voglio regolarmi, anzi…voglio incuter timore. Un filo di onnipotenza da abuso di potere non potrà che giovarmi! Ataturk sento che approverebbe…e anche se non approva, non dovrebbe risorgere per farmela pagare.

Puntiamo a sedere al tavolo delle trattative: “Che questa pace si faccia con l’intervento dei paesi limitrofi e che non sia imposta dall’alto”. Il Medio Oriente può e deve esser coinvolto nelle dinamiche che lo riguardano, non vuole più restar a guardare. Partecipare. E’ questo che chiede. Con le risorse che possiede, con quell’apporto culturale, territoriale, cognitivo che possiede e che lo rende un mediatore imprescindibile.

Scoccano i due minuti e trenta. Mi accingo a terminare. Son aperta a domande eventuali. Nessuno le pone.

Sguardi di approvazione dagli amici: Israele, Mozambico, Filippine, Iran, Ucraina.

Siedo. Prendo appunti con una certa soddisfazione.

Terminano le due ore.

La mock session è conclusa. Oggi è il 23 aprile. Ci attendono due settimane di vacanze.

Mi attendon 5 giorni a Budapest. Stasera arriva la mia cara C.C.

Ed è semplicemente una gran giornata.

Risate. Progetti. Complimenti reciproci.

Turkey enjoy your holydays,ok?”

Lo farò! Eccome!!! Non poteva iniziar meglio lo spring break.

Ci dirigiamo all’autobus in massa.

“Pranzo assieme?”

Cantina mexicana!Yeah!!!

Peter, Finn, Sarelle, Sean ed io montiamo sull’autobus. Il solito trambusto. Solo posti in piedi.

Anne mi aspetta al Bavarski dvor. La vedo. Lei è in bici.

Dall’autobus le faccio segno di proseguire.

“I’ll step down at the next stop. At Posta.”

Solo che io alla fermata Posta non ci arrivo. A metà Slovenska cesta un taxi ci taglia la strada.

L’autobus inchioda. Ed io sperimento la fantascientifica sensazione di librarmi in volo e schiantarmi contro la cassetta dei žetoni e il divisorio dell’autista.

Sbatto la fronte. Urto violentemente la spina dorsale. La borsa tra le gambe. Gli occhiali volano nell’angolino vicino alla porta.

Ed io non penso ad altro se non che quello è l’ultimo istante della mia vita.

Un volo in un autobus a Lubiana.

E penso alle cose che devo ancora fare. Ed è vero. In un istante dilatato all’infinito va in scena il trailer della tua vita. Solo per te.

Chiudo gli occhi. Mi chiedo se sia accaduto davvero. Se non lo abbia sognato.

Il brusio degli amici attorno. Li riapro. Dolori ovunque o quasi.

Testa. Schiena. Braccio.

L’apprensione degli altri. Lo spavento del volo sui loro visi.

“Like Frida Kahlo!My God i can’t believe you are fine! It has been terrifying…”

“Non ho perso conoscenza, no!”

Posso muovere tutto. Sento tutto

L’ambulanza in arrivo ad esempio.

Sulla portantina. Avvolta in coperte. Il freddo del metallo. Il corpo teso come un lenzuolo da ripiegare.

Ogni movimento è epico. Una Iliade muscolare in fieri.

Mi attendon due ore di attesa al Pronto soccorso e una serie di vari raggi x per appurar che nulla sia rotto. Resto stesa. Mi scannerizzano così. Alzarmi in piedi mi sembra tanto facile quanto arrampicarmi sull’Empire State Building con tutta la nazione americana come zavorra.

Nulla è rotto. Finn e Sarelle sono con me. Attendono e parlan di Grey’s Anatomy come di Novella 2000. Non capisco un cazzo già normalmente di quello che dicono, vi figuro con una testa pulsante che ulula in italiano, per non dire in dialetto monopolitano, epiteti coloriti alle società di autobus non solo slovene, ma di tutto il mondo riunite (sì perché in quanto autobus son da vituperare, chiaro!Mezzo di locomozione del demonio!!).

Son mezza nuda su di un lettino in piena corsia. E potrei disperarmi, legittimamente.

Invece penso all’assurdità del tutto. Al fatto che a me accadan sempre cose inenarrabili. Mai un mal di testa. Una influenza banale. Per me solo roba spettacolare! E giù battute in un inglese sconquassato. Sono sempre io. Io che non riesco proprio a buttarmi giù. Neanche su di un lettino d’ospedale.

Arriva Manca la mia coinquilina. Parla italiano. Mi aiuta coi dottori. Proviamo a capirci.

Provano a curarmi.

Oddio che dolore!!!Non riesco neanche a mettermi seduta da sola.

La schiena è un fascio di fitte lancinanti. La cura sarebbe imbottirmi di antidolorifici, pregar che qualcuno mi faccia qualche massaggio, applicar ghiaccio sul bozzo in fronte e due giorni di assoluto riposo. Se ho nausee o altro ripasso magari a trovarli.

Sono le 20 e C.C. è appena arrivata in stazione. Giustamente pensa che la sua cara amica le stia tirando uno dei suoi consueti scherzi: “Mi trovo all’ospedale. Ho avuto un incidente. Potrei far un po’tardi. Potrebbe venire Anne a prenderti ”.

Decide divertita e perplessa per l’aspettarmi.

Pago il mio conto colla sanità slovena(qualche giorno fa m’hanno fregato il portafogli colla tessera sanitaria dentro!Su di un autobus, ovviamente!!!Giorni in cui alla società di trasporti saranno fischiate le orecchie…strano!?) esco colle mie gambe dal Pronto soccorso, il che mi sembra notevole, ed in una processione che mi vede in testa, con al seguito amici e coinquiline timorose che non mi accada null’altro, sotto l’onda di una mitragliata di prediche, stai attenta e non affaticarti, abbozzo un mezzo sorriso e a passo decisamente incerto, euforica come fossi sotto eroina invece che eparina, mi faccio strada. Mi lascio alle spalle una serie di teste scosse da un NO diffuso. Negli occhi un fantomatico“Quanto durerà?”che faccio finta di non aver visto.

Col rotolo dei miei raggi sottobraccio, andatura ciondolante, posizione semi-eretta, strafottenza al palo e occhi sbarrati ed incavati allo stesso tempo di chi si è imbattuto nella fine ed ha l’aria incredula del dopo, mi dirigo in stazione per quella che dopo tutto è una giornata di quelle giornate che ti senti fortunato.

Sacchetto di gnocchi congelati sul bozzo compreso.

Pop foot!

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on lunedì, luglio 07, 2008

5

IL MIO ORGOGLIO!!!SONO APPENA ARRIVATE......



....ED HANNO SUBITO FATTO AMICIZIE,EH?!

Io ci sono creduto....e tu?

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on mercoledì, luglio 02, 2008

1



E giuro che quando dico che son di Monopoli qualcuno tuttora,colla voce mezza rotta dall'emozione della scoperta,mi dice:"Monopoli?Quella di Bellomo?Noooooooooo!Un mito!!"

Non mi spingerei a proclamare che"Il nome di Monopoli se qualcuno non lo sa gira per l'Europa..." ma di certo in giro per l'Italia c'è finito,e proprio grazie a lui.
Perchè c'è chi c'ha o ha avuto Moratti come presidente, Berlusconi, Agnelli....e chi c'aveva Bellomo,che, in fatto di eloquenza, mi sembra chiaro, non era secondo a nessuno.
Oltre le regole grammaticali di base.Oltre il dialetto locale.
Più in là a rifondar la nostra beneamata lingua italiana!:D

E non importa esser o meno tifosi, seguir le gesta calcistiche di una squadra o meno.
Bellomo lo si ama( Bad Boys esclusi, per ovvie retrocessioni e fallimenti passati!)
Un parvenus dalla mentalità di mare.
Popolano e popolare.
Un classico da cinque stelle.

Figlio mio vieni qua, ti devo dire una cosa appapà!

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on martedì, giugno 24, 2008

2

Diplomazia al festival

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on domenica, giugno 22, 2008

0




E' passata quasi una settimana da quella che è stata una settimana da ipervedente.Ma soprattutto è passata una settimana dalla fine del Biografilm festival in quel di Bologna.Ok...fermi tutti!
Questa non è cronaca.Nè giornalismo. Forse un reportage.Di sicuro è il mio percorso come accreditata in un festival. La prima volta. Il primo accredito penzolante al collo.
Una grande indigestione visiva.Alla fine ero un pò come Alex in Arancia Meccanica...mi sentivo quell'infernale aggeggio spalanca-palpebre cucito in faccia.
Questa esperienza ha a che fare con quell'ozio dorato a cui sporadicamente mi abbandono, giusto per inebriare un pò i sensi ed assaporar la perdizione al posto di ore di studio preziose.
Mi ritrovo così a mandar domande, richieste di partecipazione per gli eventi più impensabili e lontani mille miglia dalla mia attività "ufficiale"... senza alcuna cognizione del fatto di poter ricever una risposta affermativa un giorno.
Invece è successo. Imprevedibile, come molte di quelle cose che faccio fini a se stesse...e che so bene che prima o poi potrebbero bussar alla mia porta. Bene, io preferisco curarmene al momento opportuno e nell'eventualità.
Così è stato per il Biografilm. Sprovveduta e senza il ben chè minimo senso del dovere( lo stesso che per anni mi ha temprato alla privazione)ho preso il treno per Bologna, accredito in mano, faccia tosta di rigore e mi son piazzata tra i 100 accrediti culturali della manifestazione.
Magnifica piccola...occupa giusto lo spazio di due sale cinematografiche( per l'esattezza il cinema Lumiere presso la manifattura delle arti).Speciale.
Ve l'ho detto:colpa delle prime volte.
Io non ho visto tutto. Ho fatto la mia personale selezione in base a desideri e possibilità e treni da prender per rientrare in serata a Forlì.
3 giorni su 5 è un bilancio di tutto rispetto.Mi son divisa tra retrospettive, anteprime e il concorso.
I tributi artistici della rassegna di quest'anno erano per :Jean Seberg, Monty Python,Syd Barret,Andy Warhol, Hunter S. Thompson.
Cosa ho avuto il privilegio di vedere, chi ho visto:

11 giugno

Gonzo: the life and work of Dr Hunter S. Thompson di Alex Gibney
anteprima internazionale
vincitore del premio del pubblico.
Ispiratore del visionario "paura e delirio a Las Vegas" di Gilliam,Dr Thompson è sicuramente stata una figura dirompente a cavallo tra 60's e 70's:geniale, irriverente,iconoclasta,stimato e temuto dai politici per la sua penna tagliente, lascivo, drogato...ci si è stupiti sia sopravvissuto così a lungo nonostante le sue intemperanze. Morì suicida...non potè sopravvivere alla rielezione di Bush Jr..in nome del quale la morte era una più che valida riappropriazione di dignità.Documentario onirico, dinamico, avventuroso.Goduto fino all'ultimo istante. Primo caso di documentario avvincente direi.
5 stelle

incontro con Mark Rappaport e documentario su Jean Seberg
Non sapevo chi fosse la suddetta e poi ovviamente ho realizzato.Insomma per illuminarvi il suo fiore all'occhiello è la parte in A bout de suffle di Godard. Personalità tormentata, lontana dal gran successo di massa, indagata per simpatie con i Black Panthers, morì suicida, travagliata da amori totalizzanti.
Antesignana di un fascino ed una femminilità molto contemporanee,il documentario è una sorta di finzione in cui una attrice incarna le sembianze di una Seberg odierna e ancora viva che ripercorre le tappe della sua vita.
Con tutto il rispetto Mr Rappaport,documentario esasperato e a tratti noioso su una figura di media brillantezza e carisma.
Perplessità.
2 stelle e mezzo.


Incontro con Peter Whitehead e visione di Tonite Let's All make Love in London.
Signori quest'uomo è un innovatore. Ha colto lo spirito della fine degli anni 60 nella swinging London in tutta la sua psichedelia attraverso quello che è l'unico reperto filmato della electric parade del 68 e avvalendosi di filmati e interviste a John Lennon,Julie Christie,Mik Jagger,Michael Caine...
E' l'ideatore del concept di Videoclip, forma che ha messo a punto con i Rolling Stones, Pink Floyd, Jimi Hendrix, Marianne Faithfull...
Tra le chicche relative a Whitehead, uomo: beh, ha lasciato tutto per allevare falconi in Africa(passione grande al pari di quella cinematografica); ha definito Shine a Light di Scorsese un film dilettantistico, uno studente Bolognese avrebbe potuto far meglio!
Ipse dixit.In falconis veritas.
5 stelle di rispetto.

12 Giugno

Street thief di Malik Bader
Documentario su di uno scassinatore professionista che vede i registi prima complici testimoni e poi collaboratori della polizia nel risolvere l'enigma relativo alla scomparsa dello scassinatore stesso, avvenuta tragicamente proprio nel mezzo della lavorazione al documentario.
Avvincente
4 stelle

Superstar in a Housedress:The life and legend of Jackie Curtis di C. Highberger
Il documentario è di un classicismo stucchevole ma la storia di Jackie Curtis valeva la pena un documentario.Superstar della factory Warholiana, talento artistico e teatrale dell' off off off Village, stimato dai suoi colleghi e dal pubblico che riservava ripetuti sold out alle messe in scena delle sue opere divertite e divertenti, ha lasciato una eredità artistica e di pieces esilaranti tutte incentrate sul suo travestitismo.
3 stelle

Due film in concorso:
Children of the sun di Ran Tal: storia dell'esperimento israeliano di vita collettivistica nei kibbutz, dove i bambini erano separati dai genitori ed immersi in un sistema comunitario rigido e quasi disumano. Il documentario ripercorre le memorie dei sopravvissuti l'amarezza di quegli anni e il ritorno alla vita normale, così sospirato.Toccante
3 stelle
Hear and now di Taylor Brodsky: storia di due genitori che dopo 60 di vita nella totale sordità decidono di operarsi per acquisir l'udito.Documentario diretto dalla figlia di questi ultimi che racconta la singolar vita di due genitori perfettamente integrati seppur nel loro handicap, la vita da figlia udente con genitori sordi fino alla loro sofferta scelta verso l'udire. E se la realtà fosse così assordante da far rimpiangere il silenzio?Storia bellissima di un amore.
4 stelle

15 giugno, giornata finale:

Scott Walker:30 century Man di Stephen Kijak
Non sapevo chi fosse. Grata al documentario per la scoperta.
La redenzione di un teen idol degli anni 60 che scopre la sua vena cupa compositiva creando dapprima canzoni di un intimismo struggente fin poi collo sperimentare sonorità metalliche, cupe e taglienti accompagnati da testi che son drammi di pura creaività e raffinatezza compositiva.Un genio precursore di quanto di più sperimentale oggi vi sia in giro.Gente come Radiohead,Pulp, Bowie...lo venerano incondizionatamente.Ed è lontano dai riflettori l'uomo del 30°secolo.
Illuminante.
5 stelle

Led Zeppelin:Live at the Royal Albert Hall by Peter Whitehead
La sala era gremita come mai vista. Due ore di puro estro, talento...applausi a scena aperta rincorrevano le immagini e seguivano puntualmente ciascuna canzone.E' stato come vivere un live sotto palco piuttosto che seduti in poltrona a guardar un film.
La più grande band degli anni 70. Forse di sempre. Assoli di Jimmy Page e John Bonham da brividi.
5 stelle di ammirazione e invidia.

Cineteca-Incontro con Ian Barret, nipote di Syd Barret.
Il nipote di Syd poteva benissimo starsene a casa.Una tiritera di "you know" intervallati da qualche parola. Fortuna che l'incontro è stato più una occasione per parlar di Barret con giornalisti esperti, fans e Dario Antonetti che ha riproposto brani di Barret live.
Barret pittore mi mancava. Dipingeva e distruggeva le sue opere fotografandole prima però.Ritiratosi non si avvicinò alla musica, quasi fosse traumatizzato alla sola idea(immagino di trovarsi a che fare con altre teste di ca..o come i cari ex Pink Floyd!). Il nipote di Barret non ricordava nulla dello zio. Domanda: Che cazzo l'hanno chiamato a fare?
Prima di invitare suggerirei di vagliare la lista di invitati!!

The End.
Così finisce la mia esperienza.
Mi son persa della roba ovvio:
L'incontro con Edo Bertoglio, fotografo di fama internazionale che ha immortalato New York e le sue icone
Il documentario su Jimmy Carter diretto da Jonathan Demme,"the man of plains".
Il documentario vincitore del concorso :Lucio( storia di un anarchico che mette a segno una truffa da 25 milioni di dollari per disporli delle cause in cui credeva, continuando a far il suo lavoro di muratore!)
La festa per i Monty Python con il cast della rivista Cuore.

Ma cavolo io una sono. E il treno prima o poi parte.Senza di me o con me.
Resta comunque il ricordo di qualcosa di grande agli occhi e caro al cuore.

Diavolo di un Nick Cave!

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on sabato, giugno 07, 2008

3

No, perchè io di Nick Cave c'avevo un'altra idea.
Molto poco umana ed ironica.
Nel triangolo delle tenebre, dove c'è poco da ridere insomma, per me lui è uno e trino,coi carissimi al pari Tom Waits e Pj Harvey.
Vedere questo commercial per il lancio di Dig, Lazarus Dig!mi ha intenerita e rassicurata!
Nick Cave non è triste solitario y final.
Ama la vita e ride.A suo modo ovviamente.
Probabilmente a casa sua con moglie e figli sarà anche uno spasso!
"Basta papà, basta...me la sto facendo sotto!"
Insomma:divertente e decadente.
Come non adorarlo?















Tutti e sette, sì!
Enjoy it

Start spreading the news

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on sabato, maggio 31, 2008

1







Forte ed intima.
E' lei.Ma sembra altro.
Potere felino?

Continuiamo così, facciamoci del male...

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on mercoledì, maggio 28, 2008

2


In questi giorni sto vedendo uno ad uno i classici di Moretti.Confesso che restava una mia grande mancanza.
Bianca, Ecce bombo, Io sono un autarchico, Palombella rossa....
Io e Moretti abbiamo qualcosa in comune.
E' ufficiale.
La Sacher....
E vuoi che una volta che capito a Vienna non me la immortali?Mica una Sacher qualunque, La Sacher del Sacher Hotel vicino alla Staatsoper di Vienna, con tanto di doblone d'originalità e ciuffo di panna annesso più libricino con la storia della Sacher da poter sfogliare mentre nella saletta JugendStil si alternano tenori, soprano e musicisti reduci dalla rappresentazione pomeridiana di turno........
8 euri a fetta!Perchè a Vienna non ti regalano nulla...neanche un caffè che arrivi a pagar anche 3 euro!!!!
Follie austriache per peccati di gola erranti.
Ed io erro.
Senza rimpianti.



Mi piace essere una gourmande e assaporare i gusti di ogni posto che visito( anche laddove questo sia economicamente poco consigliabile).Fa parte di un viaggiar in modo consapevole, voler immergersi nelle abitudini di chi vive lì, anche gastronomiche.
Accade che mi faccia dare delle dritte da amici che vivono sul posto,altrimenti chiedo: ragazzi, coetanei,signore con figli, signorotti.....mi lascio consigliare e travolger anche dai gusti della gente.
A Vienna devo dir che ho esplorato il favoloso mondo dolciario in un percorso dei Bar storici della città.Tra questi il Griensteidl, il famoso bar ritrovo di intellettuali come Schnitzler,von Hofmannsthal e altri....
...dove non mi son lasciata sfuggire una colazione corroborante a base di Kapuziner e Topfenstrudel (quello a base di ricotta)....tra i più pastosi e generosi di tutta Vienna.

Per i Viennesi il bar è un rituale che necessita il suo tempo. Uno dei loro motti è :"Dio c'ha dato il tempo ma non c'ha detto nulla della fretta".
Sedersi ad un bar per bere uno dei loro innumerevoli caffè accompagnati da una fetta di torta ed un giornale è quanto di più viennese uno possa immaginare.

Sorseggi la tua tazza bollente e con la coda dell'occhio dalla finestra vedi passar una carrozza trainata da cavalli, mentre un signore imbraccia una fisarmonica le cui note riecheggiano come da una delle immagini in bianco e nero appesa alle pareti , proprio sopra il bancone centrale.

In un tempo immobile.

Pigeons first

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on giovedì, maggio 22, 2008

1

Oggi mentre sfrecciavo colla mia due ruote barcollante per le strada della mia amata, tra pioggia, sole e una via di mezzo....facevo del mio meglio ciclando in equilibrio, provando l'impossibile.
Manubrio in una mano. Ombrello nell'altra. Borsa tra i denti.
Stop ovunque. Allestimenti in corso.
Domani c'è il Giro D'Italia.
Tutti gli autisti ringraziano sentitamente.

Freno bruscamente.Non mi ero accorta delle strisce pedonali. Ancora meno che qualcuno fosse intento ad attraversarle.
"Prego,prego...e scusatemi ancora"faccio, riprendendo il mio senso di marcia.
Arrivati al marciapiedi, i due piccioni si son voltati con aria riconoscente.

Il famoso senso civico del pennuto.

Forlì is burning.....ma quando mai?!

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on sabato, maggio 17, 2008

0

Annozero sta diventando una dipendenza godibile. E sana.
Ieri ero in panciolle a guardarmi lo spettacolo.Mi mancavan pop-corn e birrozza per sublimar il tutto, ma pazienza.Santoro mi procura un fremito di piacere, Travaglio l'extrasistole.
Siedi partecipe.Applaudi, schiamazzi, dai dell'ignorante,delinquente, venduto...neanche fossi sugli spalti allo stadio a snocciolare tutta la genealogia dell'arbitro per un rigore non concesso.
Vorresti dirgliene quattro ai varii politicanti che si alternano in quella tribuna, di qualunque colore politico siano.
Il piacere di Annozero sta nella barbarie che ti tira fuori e in quel sottile senso di rivalsa che le parole di un Travaglio ti suscitano.
Inutile dirlo:godo nel veder i nostri politici messi in difficoltà. Godo quando non riescon a trovar gli argomenti per fronteggiar un contraddittorio senza ricader inevitabilmente nell'insulto della controparte.Godo quando vengon smascherate le loro marachelle e loro dicon che anche altri le hanno fatte impunemente e magari anche di altri colori politici. Godo nel veder come affondan con tutta la nave sotto i colpi dei fatti e come cerchino di salvarsi invocando la famosa Querela!
Credo che solo in Italia ci sia un retroterra così provinciale e borghese per cui la querela è solo uno strumento per distoglier il clamore dalla proria colpevolezza riversandola su altri sottoforma di diffamazione. La gente si lascia intimorir e persuadere non da quanto un politico commette ma dal fatto che per sporger querela di sicuro sarà innocente!Sicurissimamente.
Invece stiamo solo assistendo ad una svendita del ricorso alla querela, un accorgimento usurato fatto solo per le cronache ma che non dimostra alcunchè....tantomeno la non colpevolezza.
Ma la gente è credulona. Ha bisogno di creder che il proprio voto non è vano, che c'è differenza tra una parte e l'altra. Che qualcuno saprà cosa sta facendo.

Fondamentalmente preferirei esser io e voler esser io consapevole di quello che ho attorno. Ma quello che ho attorno lo devo ricavar a quanto pare. Non è scritto a chiare letter da nessuna parte. O meglio se nessuno non ne parla non vuol dire che sia trascurabile. C'è solo che qualcuno giudica cosa possa o meno interessarci e nell'ordine che meglio crede.E lo enfatizza.Ma per una verità che emerge ne restan altre sepolte. Ed io son curiosa. Specie laddove son sempre le solite verità a restar nascoste.

Ieri rimango di sasso. Video inchiesta sui clandestini. Si va in Emilia Romagna. Prima Reggio Emilia e poi.....Forlì.
Piazza Saffi desolata di sera. Interviste varie."Essi, c'è paura,non ci sentiamo sicuri. Gli immigrati hanno più diritti di noi.....per strada non vedi più nessuno...apparte loro."
Ma senti senti. Perchè prima la sera per le strade c'era gente a buttare, ve?
AAAAAAAAHHHHHHHH!!!Il mio Barbarico Yawp che risuona sui tetti.......
La mentalità dei Forlivesi non credo sia mutata per via degli immigrati...Forlì proprio non ha visto mutamenti da questo esodo...nè tantomeno si può parlar di scarsa sicurezza o ronde!A Forlì non c'era e non c'è un'anima in croce la sera in giro.Da che ho memoria, è sempre stato così. La conosco da 8 anni....e non la definirei un posto poco sicuro.Ma neanche un posto vitale e ridente.
E'quasi patologicamente una città circospetta, dove la spensieratezza latita . Ma lo è per natura,povera lei, non per paura.
Non ho mai avuto problemi a scorazzar in giro a Forlì a qualunque ora. Non incontri mai nessuno.
Nè autoctoni nè extracomunitari(che comunque fanno gruppo a sè o al massimo ti si avvicinano colla speranza di poterti offrir una birra in un locale....cose che per giunta fanno anche gli italiani e per questo,comunque,nessuno si sognerbbe di definirli molestatori!!)
Dico solo che Forlì non è meno sicura come hanno fatto credere...non c'è urgenza o emergenza. Ci son tantisssimi immigrati che lavorano a discapito di una sparuta minoranza che non lo fa. E per chi lavora è un dolor veder questi pochi altri che inficiano la reputazione del proprio popolo e dunque anche la loro. E ne prendon le distanze. Perchè è vero: c'è solidarietà interna alle varie comunità ma c'è anche una integrazione ricercata e voluta per cui volentieri si taglian le fronde marce.
Per andare avanti. Per la dignità di chi è venuto adattandosi a far qualcosa per sopravvivere.
I sogni son altra cosa.

Cassiera...io la stimo tantissimo!

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on venerdì, maggio 09, 2008

0

Signore perchè non hai dotato le cassiere del Monte dei Paschi di Siena di alcuna abilità psichica e manuale?Perchè c'hai tirato questo tiro mancino?

L'altro giorno, come ogni inizio mese o giù di lì, mi reco alla suddetta banca per far il consueto bonifico alla nostra padrona di casa.La prima volta che ci vado io-sola soletta. Altre volte ho fatto da comparsa, ma adesso i tempi son maturi per far da me(o forse non temono più che possa scappare col malloppo?!). Che sarà mai?Le coinquiline m'hanno giurato eterna gratitudine!Bah, per così poco....che esagerate, no?
Solita somma e soliti 6,25euri di commissione, udite udite!!! E' un furto bello, buono e somministrato con cognizione di furto...
Se guardate sul dizionario alla parola "furto"dovreste trovarci il logo del Monte dei Paschi e la mia faccia accigliata(diciam così)al momento di questa estorsione di denaro(concedetemi anche questo!)
"Essì signorina la commissione allo sportello è questa!Purtroppo è così......"
-"Non si può far nulla....possibile pagar sta somma ogni mese?"
"Bah signorina...ci son banche che fanno pagar anche 8-10 euro!"
-"8-10 Euro?Cosaaaaaaa??????La Emirati Arabi credits?Giuro che da oggi non parlerò mai più male della mia banca! "

Bene.Non è per questo che le signorine allo sportello son da rimuovere dal suolo terreste...( o meglio almeno dal mio suolo terrestre...)
Son da rimuovere per la velocità lumacoidale con cui sbrigano l'operazione "bonifico bancario".
In ordine:
-"Facciamo un bonifico?"
-"Via cassa o via accredito?"
-"A nome di chi?"
-"E' mai venuta qui?"(......Sì, ed ogni volta ci fai la stessa domanda e a giudicar dal mortorio che trovo qui ogni volta non dovresti dimenticarmi così facilmente...)
-"Mi dà un documento?"
-"Allora lei risiede qui...dove?"(.....Ma perchè ti do il documento e non lo leggi?Sapresti che non risiedo qui e sapresti anche dove!!!!)
-"Ok risiede a Monopoli,provincia di Bari....ehm com'è la sigla di Bari? BR...vero?"
(Certo. BR come Brutta Rincoglionità.....invece ahimè è BA come Bella Addormentata!!)
-"Mi dia gli estremi bancari"(...puntualmente indecifrabili per cui deve convocar un brainstorming di grafologi per interpretar uno stampatello leggibilissimo)
-"Bene allora firmi qui"....quasi fine, tempo di stampare a mano carattere dopo carattere colla macchina che fu di Gutenberg e il gioco è fatto!

Niente di male, direte voi!Operazione comunissima e banale....veloce!!!
Ah ah ah ah!Velocissima dato che la gentile signorina scriveva al pc non solo usando una sola mano ma anche un solo dito per far tutto e perdendosi più volte, sbagliando,cancellando e tornando indietro!!!!
Presente quei momenti in cui ti verrebbe da scavalcar il bancone, annientare chi hai di fronte con un bel "Mò, livt' de nenz!"(baresismo per dire "Ehi tu, cortesemente,non potresti toglierti da davanti?")e fare al posto suo?
Ecco. Uno di quei momenti là misti di compassione e pietà cristiana per il caso umano che t'è toccato in sorte quella mattina.

Dopo 45 minuti buoni, senza fila, per un bonifico...finalmente posso dire d'aver portato a termine la missione: affitto pagato!

Ora mi spiego perchè quando c'è da pagar l'affitto le mie coinquiline tirino a sorte e a chi esce fuori sembra davvero la peggior cosa che possa succeder in questo emisfero terrestre.

Ultima cosa.Mi chiedo quali siano i criteri di selezione del personale alla cassa al Monte dei Paschi di Siena?
Vediamo un pò:
Due signorine, carine, abiti succinti,capacità di calcolo elementare, capacità dattilografica inesistente, disponibilità totale coi colleghi uomini direttori d'ufficio......

Insomma solito criterio!

Intanto io ho la strana sensazione che,la prossima volta, avrò sicuramente da fare.

A Manifest destiny: Me and Miranda July

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on domenica, maggio 04, 2008

2

Mi hanno detto che assomiglio a questa donna.
Dapprima non sapevo davvero chi fosse. Miranda July?Chi?
Poi mi si è accessa una lucina.....E' la protagonista, regista,mente che c'è dietro il film Me and You and Everyone we know!!Eccola chi è....(devo ancora veder il film...è in fase di downloadaggio...dico devo perchè è oggetto di culto tra amici a cui ha, letteralmente, cambiato la vita...o comunque schiarito qualche dinamica...un fenomeno così non va tralasciato, non credete?)
E allora mi son documentata.
Innanzitutto il suo sito personale.
Guardatelo e soprattutto che idea ha avuto per promuovere il suo ultimo libro.
Mi sento profondamente ammirata da questa donna e onorata del confronto dunque.
Forse sì, una somiglianza stilistica(mi sembra di capire) e fisica può esserci....eccetto che per quegli occhi di un blue liquido che non son proprio come i miei verde sottobosco...tant'è ringrazio sentitamente.
Poliedrica, sensibile, creativa, eterea.....
Mi sembra rappresentare quasi un ideale:inutile rivolgersi ad altri per realizzare i propri sogni, inutile sperare che sian gli altri a proporti ciò che vuoi....inutile aspettare l'occasione giusta.
Do it yourself.
Semplice.
Naturale autodeterminazione a stelle e strisce.
Spesso si pensa: se non ce la faccio qui, che ne sarà di me?
Io penso: se non ce la faccio qui, ce la farò da qualche altra parte...
Non cedo alle paure.Non ci credo.
These vagabond shoes, are longing to stray...

Primo Maggio tutto l'anno!

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on venerdì, maggio 02, 2008

3

Ieri ero a Ferrara. Ennesima piacevole volta.
Perchè ogni tanto andar a Ferrara scandisce i tempi del mio desinar in regione...ed ogni volta mi fa dire: "cazzo perchè Forlì è una città così di merda?"
Scherzando con degli amici ieri sera, mi dicevan:"posto che non c'è un santo a tuo nome potresti concorrer tu alla carica..in quanto Martire del deserto forlivese"!
Cosa c'è che non va a Forlì?E' spenta!!Questo è il commento che giunge più frequente...
Ma è spenta come mille altre città della zona e dopo aver visto Ravenna di sera..mon dieu...che Dio l'assista...o dovrei dir che l'illumini!?Perchè è una città artistica sì,ma ostaggio della sua gente che non la celebra sempre come dovrebbe. E ieri sera, una serata come quella necessitava gente in piazza e per le strade fino a tarda notte.
E invece ti ritrovi quasi a gravitar in un paesaggio lunare...suggestivo e privato. Inanimato.
Forlì manca di armonia di bellezza di momenti di ristoro e perdizione dello spirito e del corpo!
Manca...sebbene si cerchi di tenerla in vità perchè non si può combattere contro una popolazione abitudinaria,operosa e assennata.
Forlì è una città per bene..che si tiene a bada, si controlla ed auto-conserva senza mai uno slancio di verve che la investi. Forlì è i forlivesi o per lo meno la maggior parte, diffidente e troppo conscia di sè per avvertir anche solo il bisogno degli altri.
Ecco, Ferrara è esattamente come vorrei Forlì, come vorrei viver la città in cui studio e ci passo una moltitudine di tempo.
Non serve far molto in posti così. Anche solo due passi per il centro cambiano il tuo umore. Perchè respiri bellezza, fortuna, positività, fermento...perchè la polvere non sedimenta mai su qualcusa di universale ed indecifrabile.
Ieri ho trovato Il posto che potrei considerar il mio rifugio..la palazzina Merfisa D'Este.
In quell'ambiente contenuto ma opulento senza esser sfarzoso potrei viverci, mentre in quel giardino così circoscritto e verde omogeneo, selvaggio e ameno divagherei all'infinito e mi abbandonerei senza ritegno.
Un posto in cui riappacificarsi con se stessi.
Fuori dal tempo.

Anche il turista è cortese. Perchè tutto merita attenzione e non c'è fretta o urgenza.
Non c'è rumore.L'armonia necessita armonia. Le è dovuta,serenamente.

Ho chiuso la serata a Ravenna.Motivo per cui la nominavo.
Concerto dei PFM. Lungo tributo a Faber.
Degna chiusura di un ambizioso PrimoMaggio.

Se non fosse che poi si torna nella "concreta" Forlì.....

Questione di feeling......

Posted by TibiDabi | Posted on lunedì, aprile 21, 2008

1

(da Il Corriere della sera)
"A Putin anvedi come farò io giustizia in Italia?Proprio come te in Russia!E se tu c'hai la Kabaeva....mo vedo io che riesco a combinà colla Carfagna!!!"
Da notar il sorriso a mezzabocca dell'ex Zar...poco consono a tanto humor? Putin non ride al gesto di Berlusconi bensì alla sorte della giornalista ignara del fatto che in Russia è meglio che si cerchi un altro lavoro."Huhuhu..e la prossima volta fammi le domande che abbiamo concordato...abbellaaa!"

(da Il Corriere della sera)
C'è qualcosa di diabolicamente sinistro in questa foto......proverbiale humor arcorino, voglia di compiacer il fidato "compagno"Putin o senilità dilagante?
Eppure anche questa foto i dirigenti del Pd e della Sinistra arcobaleno(o come diavolo andrà a chiamarsi) dovrebbero conservare accanto alla registrazione della lettera letta da Berlusconi a Ballarò in cui elenca tutte le "offese"a lui rivolte in questi anni di militanza.
Cioè mentre leggeva una paginetta del suo Diario.....

Per la cronaca, il Presidente, in occasione della visita di Putin, ha invitato a Villa Certosa una ventina di ballerine del Bagaglino per sdebitarsi dell'accoglienza ricevuta in Russia, sei mesi fa,dal fidato amico in una Dacia vicino S.Pietroburgo dove era stato allestito uno spettacolo di danzatrici del ventre tra le mgliori al mondo e tutto in suo onore.

Qualcuno lo chiamerebbe...render pan per focaccia.
D'altronde basta intendersi su poche ma essenziali cose per far perdurare un'amicizia.

E se tra queste rientrasse la nostra politica energetica, tra na scosciata e l'altra,ne saremmo tutti più lieti.

.....Sta tutto calcolato!E male(ovvero l'eterno ritorno)

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on venerdì, aprile 18, 2008

2

Il famoso viaggio della speranza.....la speranza di approdar prima o poi a casa dopo un interminabile viaggio c'era tutta.
Ore 14.45, seduta su una panchina innanzi alla stazione autobus di Pesaro scorgo la sagoma di un mezzo familiare. Nessun emblema. Nulla di imbarazzante.
L'autobus reca solo il logo dell'agenzia viaggi di Monopoli. Per fortuna.
La gita ha inizio.
Anche se della gita mancano i presupposti. A partire dalla gente!
Un autobus da 50 posti occupato a stento da 20 persone in totale.
Sgomento!
Ed io che pensavo di trovar un tumulto di gente, di dover evitar, scansar, metter a tacer, far finta di dormir pur di evitar scocciatori!Povera me mi son trovata quasi a far da animatrice al pubblico non pagante!
Tutti amici alla fine....9 ore di viaggio devon pur passare!
Ahimè nessun canto popolare, nessuna "femm'n dell'Impalet"...ma neanche alcun cenno politico di alcuna sorta hanno alterato le percezioni degli occupanti dell'autobus. Nessun inquadramento per l'occasione costruito.Non era necessario suppongo...in fin dei conti eravamo una allegra mandria di scrocconi,approfittatori beatamente schierata nel nome della patria.
Certo è che eravam pur sempre troppo pochini perchè le nostre gesta si tramandassero.
Ed io che pensavo che la massa fosse il demonio...senza considerare che anche il vuoto è al pari inquietante.
Dove sono tutti?Dove?
Cielo!Questo vuoto avrebbe dovuto dirmela lunga sul risultato elettorale finale....anche se in tal caso ho preferito non leggerci nulla di significativo.Non a priori.
Inutile dire allora che già da Pesaro avrei dovuto capire. Il tanto acclamato esodo di gente proveniente da Urbino era incarnato da appena due ragazze più la sottoscritta che sta a Forlì!
"Bene!Sto viaggio promette bene!"
Senza contar che la gente salita a Bologna ammontava a circa 12 persone e che ad Ancona salgon due ragazzi e a Pescara una.....è tutto dire!
Posto che son infinitamente riconoscente per il bus messo a disposizione, non posso però esimermi dal riconoscere, senza alcuna vena di ingratitudine, che si è trattato di un investimento a perdere senza precedenti. Un'idea che recava a caratteri di fuoco il nome di "spreco"ovunque.
Povero candidato Sindaco.....più di un pensiero è andato a lui nell'arco del viaggio.Essi perchè tra sti 4 gatti ero pronta a scommetter che appena la metà avrebbe votato per lui...a stento anche!
L'arrivo previsto alle 22 si è tramutato nelle 23, ovvero a campagna elettorale ben ultimata...senza neanche più i riflettori che immortalavano la scena dei derelitti che scendon per votar,attorniati dalle famiglie commosse e dai politicanti compiaciuti.
Scaraventati nel mezzo di una piccola folla raccolta per la Municipale Balcanica...più morti che vivi
salutiamo amici varii raccoltisi...non tanto per il nostro arrivo quanto per le ultime battute elettorali e i bagordi successivi e proviamo a sopravvivere un pò!
Io da parte mia ho ritrovato anche un' insolita avvocatessa tirata a liscio per l'occasione(non è vero...ma ci credo!:P) e dunque pressocchè irriconoscibile( come spesso accade a noi ricce una volta allisciatoci il pelo)
E così fu.
Il rientro è stato anche più desolante.Alle 9 di lunedì mattina,dei 20 dell'andata son rimasti solo 15...immortalati pure da foto segnaletica che comparirà(se non è già comparsa)nell'ultima edizione del gossippaio locale...10 pagine di puro sberleffo giornalistico.
Che dire se poi a tal interminabile supplizzio si aggiungon anche in diretta i risultati elettorali a dir poco angoscianti che dalle 3 del pomeriggio son riusciti pur a rabbuiar una giornata quasi estiva?
A Pesaro ci arrivo alle 17 per ritrovarmi a Forlì alle 18.30......
Uno dei lunedì più lunghi di cui abbia memoria...in barba anche alla stanchezza e alla pioggia seguito da un martedì anche peggiore ed un mercoledì identicamente buio.
Tre giorni direi poco proficui uno dopo l'altro.
Rarità.
Ma neanche poi così tanto.
Nel prossimo lustro.

P. S. Il candidato Sindaco a cui titolo il bus ci ha scarrozzato per le vie dell'Adriatico ha raccolto il 26,50%dei consensi. Non è bastato neanche per un ballottaggio. Il candidato Sindaco avversario ha raccolto infatti quasi il 65%. Un risultato "Bulgaro".
Non so che aria tiri in Bulgaria...e non avverto neanche una gran curiosità ora come ora nel saperlo....ma qualcosa mi dice che non se la passino così bene!
E i 4 gatti del Bus lo sapevano bene che quella sensazione di fastidioso sconforto dell'andata non era del tutto immotivata.

...Sta tutto pagato!

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on giovedì, aprile 10, 2008

2

Domani torno a casa. Elezioni.
Del tutto imprevisto. Il caso materializzatosi nel nome di uno dei candidati a Sindaco della mia città ha voluto metter un bus sulla mia strada.
Il Magical mistery tour inizierà per me domani alle 14.30 da Pesaro.
Arrivo previsto: 22.Mi sembra troppo.
Vedremo.
Questa idea ha del sensazionale. Sensazionale quanto il comitato di un candidato Sindaco di un paese di 50.000 anime scarse sia in grado di sganciare per raccoglier consensi.
Un autobus itinerante che toccherà i centri con maggior concentrazione di cittadini originari del mio paese domani ci porta tutti a casa. Gratis.
Tappe previste:Bologna, Pesaro, Ancona, Pescara.....e Monopoli.
Breaks per incontinenti esclusi.
Lunedì stessa vicenda, al contrario.
Ho una idea fissa da giorni.
La gita.
Questo scenario mi dà questa sensazione:GITA.
Un viaggio interminabile con tappe varie per allontanarsi e per ritornar poi...a casa!
Non sarà un autobus come altri. Sarà un autobus di concittadini accozzati senza criterio, proprio come una classe di liceo, che prevedo con tutta probabilità sarà fatto oggetto di una moderatamente fastidiosa propaganda alla Big Brother di Orwell.
"Vota Antonio, vota Antonio, vota Antonio....."
Non mi preoccupa.
Il mio sogno malato è quello di metterci tutti a cantare ad un certo punto:" le femmn dell'Impalet sont tott mar'tet..."A squarciagola. Giovani e non. Autisti inclusi.
Chi troverò domani su sto autobus?Qualche volto noto? Mi sto sforzando nel far mente locale.....non si accendono lampadine.
Prevedo di veder comunque gente che non vedo da secoli.
"Noooo!Pure tu stai qua......."
Devo valutar bene accanto a chi sedermi.
Altrimenti saranno 8 ore di inferno.

Hey!Tu che hai intenzione di dormire...se riesci a sentirmi, tienimi il posto accanto a te!
Please!!!!
Un mio amico mi ha chiaramente detto:"Che bello che torni!L'unica tragedia sarà il pulman. Pieno di Monopolitani!"
Ed io:"Mettiamola così. Facendo conoscenze si parte avvantaggiati....una domanda in meno....Di dove sei!"

Sciocchezze, vero!
Si va a casa. Questo conta.
Senza scucir moneta,o quasi...
..and I feel fine.

N.B. Arrivo previsto per le 22 circa. Giusto in tempo per vedere la Municipale Balcanica suonare a chiusura di campagna elettorale.
Non solo sta tutto pagato, ma sta anche tutto calcolato!
Chapeau.

Per grazia ricevuta

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on martedì, aprile 08, 2008

0

[Satana] "Vorrei chiedere un unico favore" egli disse.
[Dio] "Dì pure".
[Satana]"Mi risulta che sta per essere creato l'uomo. Avrà bisogno di leggi".
[Dio]"Miserabile! Tu, destinato ad essere il suo avversario, tu, che dall'alba dell'eternità sei stato riempito d'odio per l'anima sua, tu chiedi il diritto di fargli le leggi?".
[Satana]"Chiedo perdono; ciò che domando è che gli sia permesso di farsele da solo".
E così fu ordinato.(Ambrose Bierce, da"Dizionario del Diavolo")

...e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male...
Amen?

Ma tua moglie ti manda da solo?

Posted by TibiDabi | Posted in | Posted on lunedì, aprile 07, 2008

0

"Se necessario, per fermare i romani che hanno stampato queste schede elettorali che sono una vera porcata, e non permettono di votare in semplicità e chiarezza, potremmo anche imbracciare i fucili". Lo ha dichiarato Umberto Bossi, oggi sul Lago Maggiore. "I veneti, i piemontesi, i lombardi non permetteranno questo imbroglio, il ministro degli Interni ha fatto stampare delle schede in cui di fatto non si può votare, con due simboli collegati, in cui chi vota per uno vota per due e quindi crea confusione. Fate tutti molta attenzione e mettete una croce al centro del simbolo giusto. Noi comunque terremmo le cose sotto controllo".(La Repubblica 6 aprile)

Udite, udite.....imbracceremo i fucili, caricheremo i moschetti, baceremo le nostre donne e daremo una carezza ai nostri figli uniti nell'intento di liberar Roma una volta per tutte dalla canaglia rossa.
La triplice intesa di Lumbard-Veneti-Piemontesi è pronta a sferrar il grande attacco. L'esercito padano arruola anche te!Cosa aspetti?Che la coscrizione sia obbligatoria?
Bossi parla esattamente come un novantenne reduce di guerra affetto oggi da arteriosclerosi ed in preda a delirii e visioni delle battaglie ed attacchi preparati sul campo di combattimento.
Fino a prova contraria Bossi di guerre non ne ha mai viste...pertanto suppongo che voglia far la presa del Viminale avvalendosi delle munizioni straordinarie di cui un Padano deve disporre:un fucile da caccia!
Sto provando ad immaginar voi tutti signori delle Lande in questione, scender nella vostra cantina ad imbracciar la tanto amata arma sospirando perchè finalmente il giorno è arrivato!
Tutti quei sabati passati al centro di tiro poligonale e le domeniche sul lungo Pò ad allenar i riflessi impallinando uccelli saranno anche serviti a qualcosa?

Facciamo la rivoluzione col cannemozze!Massì!!!

Che romantico il nostro Bossi!!Proprio oggi in cui si parla di scudo spaziale con margini di dialogo tra Usa e Russia, c'è ancora chi sogna di poter incutere timore imbracciando un fucile!!!
Si salvi chi può!!!!
Mi chiedo cari piemontesi,veneti,lombardi..se non abbiamo anche da temere in altre munizioni che all'occorrenza saprete tirar fuori, chessò magari kalasnikov,bengala, molotov ed esplosivo sapientemente isolati nell'inframezzo tra il soggiorno e la cucina di casa vostra?!
Sicuri?Mi permetto di sdrammatizzar un pò..non me ne vogliate!

ma non finisce qui..

"Veltroni ha qualcosa da dire sui fucili? E allora gli porteremo i cannoni!". Lo dice il leghista Roberto Calderoli, rispondendo alla reazione di Veltroni dopo che il leader del Carroccio, Umberto Bossi, si è detto pronto ad imbracciare i fucili se non verranno ristampate le schede elettorali.(La Repubblica 6 aprile)

Cannoni?Ho sentito bene.....cannoni?
C'è chi ai soldatini non vuol proprio smettere di giocare..."Pum Pum....crucco sei morto!!"
Comunque, se serve, io mi offro per regger il pennone o per suonar il corno per dar la carica.....mal che vada si tornerà a casa con qualche tordo in saccoccia!Poveri tordi,chi glielo doveva mai andar a dire d'esser un giorno impallinati in pieno centro a Roma?

La verità è che la fantasia impallidisce innanzi alla realtà!!
Il momento non è dei migliori, lo so,eppur mi vien voglia di cantare.Una canzone tra tutte. Col magone e dolente, viene da sè.

» Viva L'Italia «
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.


(Francesco De Gregori, da "Viva l'Italia"1979)


Storia di un divano che non sapeva d'esser nuovo

Posted by TibiDabi | Posted on venerdì, aprile 04, 2008

2

Immaginate la faccia di vostra madre......?!
Sentite le urla?
"Naaaaaaaaaaaaaa, disgraziato che stai facendo?Mò devi scendere, mò!!!A papà lo devo dire...mò che torna....."
Tutto ma non a papà!Ti fermi di colpo.Hai fiutato il pericolo imminente.A PAPà NON SI SFUGGE.
NON CE N'è. O meglio ce n'è. Per te ce n'è sempre.
Di fronte a papà, sovrano del bene e del male tra le mura domestiche, tu non hai scelta.
Aprire i rubinetti. Non perchè si intenerisca. Oh no!Magari l'ultimo ceffone te lo assesta più blando e forse la maglietta che indossi, potrai anche rimetterla un giorno, se riesci a fargli allentar un pò la presa.
Che diamine t'è passato per la testa?Perchè la parola GUAI ai tuoi occhi è sempre ricoperta di zucchero?Che tentazione!Quasi un peccato di gola. Solo che tu ne fai sempre indigestione...e sei pronto a rifarne appena ti si presenta l'occasione!
Il divano buono. Quello che l'altro ieri si è materializzato in casa. Quello per cui ci son voluti 5 facchini per inerpicarlo su per le scale. Quello per cui tuo padre proprio l'altro ieri ha versato la prima rata. 3.000 euro tra divano e poltrone più il tavolinetto a prezzo scontatissimo.Praticamente regalato.
Papà aveva l'aria di aver fatto un affare.L'ho visto controllar tutti i volantini di ipermercati alla ricerca di un modello simile e più economico. L'aria era trionfante."Vito ma chi ti frega a te, chi?ma chi sei?"C'aveva queste parole scritte a fuoco in faccia.
Mamma, da parte sua già pregustava i caffè colle amiche rose dall'invidia."Anna fai attenzione colla tazzina....il divano è in una fibra delicatissima, non me lo vorrai mica fare a pois,vero?"Poteva pure permettersi di far la ironica.Tiè!
Quante paranoie le faceva Anna tutte le volte che la invitava a casa sua?Dalle pattine sull'uscio ai sottobicchieri per non lasciar aloni sul tavolo in mogano, alle occhiatacce quando anche una sola briciola casualmente si disperdeva in quello che era un presidio sanitario più che una casa...
Sognava già la rivincita!Fame di rivalsa...Quegli occhi furbetti, li avevo già visti altre volte!
Ehm...si!Sono i miei..stesso sguardo, stessa aria innocente e diabolica. Ogni giorno allo specchio. Ecco dove li ritrovavo.
Depositato il salotto,mia madre ne ha fatto il suo tempio. Il cellofan era parte del divano. Forse mia madre pensava avesse anche un costo. Guai a buttarlo e lasciare il divano così!Indifeso!
Ogni tanto la vedevo che quatta quatta si avvicinava alla sua "creatura", sollevando tutto quel plasticume per accarezzarlo. Era così candido.Così bianco ghiaccio.
Il divano che aveva sempre desiderato!Finalmente quel divano letto tutto sgangherato su cui i primi tempi del matrimonio dormivano lei e papà poteva sloggiare e trovar un bel posticino vicino al cassonetto!!

Io non so che mi è preso quel pomeriggio.
Faceva caldo. Molto.
Ero appena rientrato dal mare.La casa era un inferno.E il salotto era il paradiso. L'unica stanza in cui nessuno metteva piede, o quasi, era l'unica dotata di condizionatore. Ovvio. Mica per noi. Per gli ospiti. Il salotto era la stanza degli ospiti, un concentrato del meglio del meglio. Solo per voi.
Che rabbia!Boccheggiavo in casa. Che altro avrei dovuto fare?
Entro in salotto.Lascio la porta leggermente aperta in modo tale da scattare sull'attenti appena sento la chiave nella toppa.
Il divano è lì. Il condizionatore pure.
Vado!!!Ho deciso. Me la godo. Altro che 18 gradi circa. Mi spingo oltre. Voglio sentire il freddo e pure qualche brivido. Al diavolo raffreddore. Al diavolo sbalzi di temperatura.
Io non ne posso più.
O freddo o morte!!!
Che pace. Che sollievo. In pochi istanti la camera è bella fresca. Un'oasi.
Ed il divano mi invita ad approfittarne.
Dapprima ho pensato:potrei stendermi anche sul cellofan..che vuoi che accada?
Lo faccio. Qualche pallina scoppietta sotto il mio peso.Adoro far scoppiare le palline del cellofan.
E' un pò come mangiar ciliegie. Inarrestabile laddove inizi.
Comodo il divano. Non male. Ben fatto papà. C'è di che esserne fieri.
D'un tratto la porta s'apre. Senza preavviso. Senza chiavi che girano nella toppa.
Noooooo!!!!Ero così assorto da non essermi accorto dell'arrivo dei miei?Possibile?
Guardo bene.
Ad altezza uomo nessuna traccia. Neanche ad altezza bimbo.Sembrei salvo se non fosse che manca una dimensione....

Mi spingo più giù.
Altezza gatto.
E' Salomone. Il gatto dei vicini, che di tanto in tanto ci omaggia della sua visita, più spesso di quanto non lo facciano i suoi padroni a dir il vero. Inutile stupirsi. Le finestre son completamente spalancate..l'afa lo impone.Tutte eccetto quella del salotto.O meglio del bunker!
"Salomone benvenuto nel salotto!Un breve giro di perlustrazione di cui ti faccio omaggio... e poi via!Intesi?"
Salomone chiaramente non aveva inteso. Il giro lo fa ed anche bello rapido e spaventato dalla mia presenza...
Commette solo un errore.Nascondersi dietro il divano


Diavolo d'un gatto rosso...fin dove hai osato spingerti?Il divano!!!!!!
"Salomone esci dai....non inguaiarmi!!Sal!!!Ti prego vieni fuori....."
Niente.
Sposto il divano. Lo intravedo.E' abbastanza incattivito.
"Vedessi mia madre quando ti vedrà...questo è davvero nulla!!!!"
Son quasi lì per afferrarlo....mi sfugge...riesco a prendergli la coda......e mi graffia!Molla la presa e balza sul divano!!Vendetta tremenda vendetta.
Tira fuori gli artigli....ed è qui che inizia la mia fine!
Gli suqarci nella plastica si susseguono..oddio questo mi buca pure il divano.
"Sono morto...e morirai con me...te lo assicuro!!!"
Il cellofan(quale cellofan?)...è un ricordo lontano....Il gatto vuole di più. Passa al divano.
E vuole lasciar un segno della sua presenza.Sal è stato qui!
Quello che è fatto è fatto. Ci salgo anche io sul divano. Colle scarpe, sì!
Giochiamo ad armi pari. So far male anche io se voglio.
Non molla la presa.
Ora siamo al O divano o morte.
Che fare?
Idea!!!!
Inizio con piccoli saltelli....smuovo le acque...mi faccio prendere la mano e inizio a saltare...sempre di più...più in alto.Riesco nell'intento. Lo metto in fuga." Ricordati bene chi comanda in questa casa, coso peloso!!!!"
Solo che non riesco a fermarmi. Non posso smettere.
E' contro tutto. Regole. Mamma. Papà.
Non riesco a smettere. Mi ritrovo semplicemente a non pensare.A non pensare che in realtà ho le ore contate.
Oddio quant'è liberatorio. L'idea di libertà non conosce freni.Io non ne trovo almeno.
Dai ancora uno...dai, questo è l'ultimo...no questo dai,ok ora basta......no ora davvero....
"Raffaeleeeeee!!!Che stai facendoooo?Delinquente, sciagurato,malandrino che non sei altro....tu mi vuoi far morire!!!!!"
Essì. E' arrivato l'ultimo e mia madre me l'ha bello che servito.
Troppo intento nelle mie acrobazie non l'ho sentita rincasare.
E per me è solo la fine.Consolati mamma...se muori tu, ti raggiungo a ruota!
Il suo sguardo è come appannato e la cinghia di papà a sto giro me la becco in pieno.
Che dire?
Quelle impronte parlano più di ogni parola che possa dire. Spalle al muro, non mi resta che provar a rimediare e pulir il campo di battaglia.
Quelle impronte per quanto strofini non vanno via.


Ancora oggi dopo anni restano lì, oramai sbiadite, su quello che è ,ancora e dopotutto, il nostro divano buono.